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POLITICA

Le consultazioni per il nuovo governo

Napolitano: ''Giornata interessante''. Il Pd chiede l'incarico per Renzi, Alfano pone condizioni

I democratici chiedono che l'incarico per il nuovo governo sia conferito al proprio segretario Matteo Renzi. Alfano ci sta, ma chiede un ''programma chiaro, per cui non bastano 48 ore''. Berlusconi: ''Forza Italia resta all'opposizione, ma manterrà gli accordi su legge elettorale e riforme istituzionali''. Scelta civica chiede un ''patto di governo'', Sel ''non è interessata'' e i Popolari per l'Italia si riservano di decidere

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Roma
Alla fine della giornata - dopo aver consultato 14 gruppi parlamentari - il capo dello Stato ha definito i ''colloqui interessanti e pieni di spunti''. Colloqui brevi, però, per concedere più tempo al ''presidente incaricato'' di approfondire le proprie valutazioni. Napolitano ha poi chiarito che ''non si è trattato di consultazioni formali''. Il Pd ha chiesto l'incarico per il proprio segretario Matteo Renzi. Qualora - come del resto è molto probabile - Napolitano accordasse questa richiesta, il conferimento dell'incarico dovrebbe avvenire lunedì.

Pd: ''incarico per Renzi''
Per il Pd - alla fine del colloquio con il capo dello Stato - ha parlato il capogruppo al Senato Luigi Zanda. ''Chiediamo l'incarico per il nostro segretario, quale leader del partito di maggioranza realtiva''. Zanda ha poi assicurato che i gruppi parlamentari sono pronti a lavorare al programma e che l'orizzonte del governo è il 2018.

Berlusconi: ''opposizione responsabile''
''Abbiamo espresso stupore per questa crisi di governo, restiamo all'opposizione, ma realizzeremo un'opposizione responsabile''. Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, al termine del suo colloquio col capo dello Stato Giorgio Napolitano. Berlusconi assicura che ''terrà fede agli accordi sulla legge elettorale e sulle riforme istituzionali''. Forza Italia chiederà al nuovo governo di ''dire basta alle politiche europee di austerità'' e di rilanciare ''crescita e sviluppo'' per il Paese.

Alfano: sì condizionato
''Non siamo certi di poter assicurare un lieto fine''. Il leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano - al termine del proprio colloquio con il capo dello Stato Giorgio Napolitano - detta le condizioni per assicurare il sostegno al probabile governo Renzi. ''Niente fretta sui programmi'': l'attuale vicepremier chiede un ''accordo chiaro'' sulle iniziative del prossimo esecutivo e soprattutto vuole garanzia che il perimetro della maggioranza  non si allarghi a sinistra, includendo, cioè, Sinistra ecologia e Libertà di Nichi Vendola. Secondo Alfano, il ''programma'' non si può realizzare in ''48 ore'', ma Ncd ''è pronta a valutare la nuova fase politica'' e conferma il proprio ''impegno di responsabilità'' per guidare il Paese ''fuori dalla crisi economica''. Dunque, Ncd chiede una piattaforma programmatica chiara, in cui possa dire la sua e che non sia sbilanciata ''a sinistra''.

Vendola (Sel): ''Non siamo interessati ad andare al governo''
Il leader di Sinistra ecologia e libertà Nichi Vendola chiarisce ''non parteciperemo al governo, resteremo all'opposizione''. Duro il giudizio su Matteo Renzi, definito un ''trasformista''. Sel ha inoltre espresso il proprio ''giudizio negativo'' sulla gestione della crisi.

Scelta Civica: ''Sì con patto di coalizione e discontinuità''
Il segretario di Scelta Civica Stefania Giannini chiede ''discontinuità'' e un ''patto di coalizione''. Così Scelta Civica sosterrà il nuovo esecutivo.

Dellai (Popolari per l'Italia e Udc): ''Decideremo se dare il sostegno dopo aver conosciuto profilo, composizione e programma del nuovo governo''
I popolari per l'Italia e Udc - nati dalla scissione con Scelta Civica - sono rappresentati al Colle da Lorenzo Dellai. Pur confermando il proprio ''profilo di responsabilità'' e considerando il momento ''molto delicato'', il gruppo si riserva di deliberare il proprio sostegno al nuovo governo, ''dopo averne conosciuto la composizione e programma''.

Renzi consulta i potenziali ministri
Il segretario democratico Matteo Renzi dovrebbe ricevere l'incarico di formare il governo. Incarico che da prassi si accetta con riserva, per valutare l'esistenza di una maggioranza parlamentari e per sondare i papabili ministri. Proprio per la scelta dei responsabili dei dicasteri, oggi Renzi ha incontrato l'amministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra, accreditato allo Sviluppo Economico.

Movimento 5 Stelle e Lega nord non partecipano
Stanno salendo al Colle tutte le formazioni politiche con l'eccezione di Movimento 5 Stelle e Lega che hanno deciso di chiamarsi fuori. Il Capo dello Stato, appresa la defezione del Carroccio, ha espresso "stupore e rincrescimento" per la scelta del partitito guidato da Matteo Salvini.  Già alle 10 si sono aperti i portoni del Quirinale per l'arrivo dei rappresentanti della Minoranza Linguistica del Sudtiroler Volkspartei del Gruppo Parlamentare Misto della Camera dei Deputati. E avanti così per tutta la giornata con una scansione oraria che lascerà poche pause al Capo dello Stato che vedrà per ultimo proprio quel Partito democratico che ha deciso di accelerare il cambiamento al governo congedando di fatto Enrico Letta dall'incarico di Presidente del Consiglio.  La seconda mattinata di consultazioni, è stata segnata dal no di Fratelli d'Italia. In segno di protesta Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Maurizio Crosetto hanno riconsegnato le tessere elettorali perchè, dicono, sarebbe  ''il terzo governo consecutivo che passa sopra le teste degli italiani''. Poi l'annuncio che Fratelli d’Italia sarà all’opposizione  "di un eventuale nuovo governo di sinistra".