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POLITICA

Criminalità

Il Senato dice sì al ddl contro il voto di scambio politico - mafioso

Da Palazzo Madama primo via libera al disegno di legge che ora torna alla Camera per l'ok definitivo. Il testo passa con 168 sì, 4 no e 66 astenuti. A favore anche Lega e Movimento 5 Stelle

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Riformato l'articolo 416 ter del codice penale. D'ora in poi, sarà punito chiunque ''accetti'' la promessa di benefici da parte delle mafie in cambio dell'appoggio elettorale e non solo chi lo ''ottenga'' di fatto. Lo ''scambio'' potrà essere provato con qualsiasi utilità e non solo con la dazione di denaro. La pena prevista: dai 7 ai 12 anni di reclusione. Ora il testo approda a Montecitorio per l'approvazione definitiva.

Soddisfazione espressa dalle organizzazioni antimafia, come Libera, di don Ciotti, che afferma: ''E' estremamente importante che la norma definisca il reato non più solo attraverso il criterio, ormai insufficiente, dello scambio in denaro, ma chiamando in causa 'le altre utilità' e 'promesse' (informazioni sensibili, prestazioni sessuali, protezioni dei controlli e così' via), attraverso cui si puo' sviluppare un rapporto corruttivo.

Il presidente della commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti (Pd) assicura che ora ''Montecitorio darà rapidamente il via libera definitvo''. Per il senatore Lucio Barani del gruppo Gal, che ha votato no, l'approvazione del testo ''segna un giorno buio per la repubblica, perché il provvedimento accetta il presupposto che la politica sia brutta e sporca''.