MONDO
"Dopo attentati di Parigi la nostra azione contro Isis sarà ancora più forte"
Vienna. Kerry: "Accordo su governo di transizione, ma non su Assad"
Così il segretario di Stato Usa in conferenza stampa congiunta a Vienna con il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov e l'inviato speciale Onu Staffan De Mistura. Poi aggiunge che l'accordo prevede le elezioni entro 18 mesi
Un governo di transizione in sei mesi ed elezioni entro 18. E' quanto prevede il calendario dell'accordo raggiunto a Vienna dai venti paesi partecipanti alla riunione internazionale sulla Siria. A dare l'annuncio è stato il segretario di Stato Usa John Kerry in conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e l'inviato speciale dell'Onu Staffan de Mistura. L'auspicio è di giungere a un 'cessate il fuoco' dal primo gennaio 2016. Kerry ha poi spiegato che "non c'è ancora nessun accordo sulla sorte del presidente siriano Bashar al Assad nonostante i concreti progressi nei colloqui per porre fine alla guerra in Siriia".
"Il terrorismo e i recenti attacchi a Parigi - ha ribadito Kerry - non fanno che aumentare la determinazione della comunità internazionale a sostenere lo Stato di diritto e risolvere le crisi come la guerra in Siria. Una cosa si può dire a queste persone - ha aggiunto Kerry riferendosi ai terroristi - ed è che ciò che fanno fa aumentare la nostra determinazione, spingere tutti noi a reagire e a sostenere lo stato di diritto, che è esattamente quello che stiamo facendo qui". La serie di attentati che hanno sconvolto Parigi per il segretario di Stato americano sono "una combinazione tra medioevo e fascismo" e la rivendicazione Isis è attendibile: "Lo Stato islamico ha rivendicato gli attentati di Parigi. Non vediamo niente che ci possa portare ad una conclusione diversa".
Per l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Federica Mogherini, quello di oggi è stato un ottimo incontro. Al termine dei colloqui, che sono durati circa sei ore, il capo della diplomazia europea ha detto che "può definitivamente cominciare un processo" per una soluzione della crisi siriana.
"Il terrorismo e i recenti attacchi a Parigi - ha ribadito Kerry - non fanno che aumentare la determinazione della comunità internazionale a sostenere lo Stato di diritto e risolvere le crisi come la guerra in Siria. Una cosa si può dire a queste persone - ha aggiunto Kerry riferendosi ai terroristi - ed è che ciò che fanno fa aumentare la nostra determinazione, spingere tutti noi a reagire e a sostenere lo stato di diritto, che è esattamente quello che stiamo facendo qui". La serie di attentati che hanno sconvolto Parigi per il segretario di Stato americano sono "una combinazione tra medioevo e fascismo" e la rivendicazione Isis è attendibile: "Lo Stato islamico ha rivendicato gli attentati di Parigi. Non vediamo niente che ci possa portare ad una conclusione diversa".
Per l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Federica Mogherini, quello di oggi è stato un ottimo incontro. Al termine dei colloqui, che sono durati circa sei ore, il capo della diplomazia europea ha detto che "può definitivamente cominciare un processo" per una soluzione della crisi siriana.