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SALUTE

Primopiano

2016, la Sanità che ci aspetta

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di Gerardo D’Amico
Quello appena passato è stato un anno che ha lasciato aperte molte questioni, per quel che riguarda la sanità nel nostro Paese: dalla legge sulla responsabilità dei medici ancora da approvare alle nuove norme –pure quelle in attesa di definizione- sulla appropriatezza prescrittiva. Quanti farmaci e quali i medici devono prescrivere, per evitare sanzioni. Un anno che si è aperto con la vicenda del Fluad, il vaccino contro l’influenza accusato ingiustamente di causare morti (molti non si sono vaccinati, e sono morti per la malattia) e si è chiuso con le morti in sala parto di 4 donne e dei loro bambini. Sta indagando la magistratura, ma sullo sfondo resta il problema dell’età sempre più avanzata delle donne che decidono di avere un figlio, e soprattutto della sopravvivenza di 120 punti nascita che dovevano essere chiusi 5 anni fa, perché ci nascono meno di 500 bambini l’anno, e questo è un rischio per la mamma e per il figlio. Eppure in Sicilia ed in Campania ci sono strutture che arrivano ad una ventina di nascite, ogni anno: fuori da ogni standard e linee guida internazionali.

E’ stato l’anno dello sciopero dei medici per il rinnovo del contratto e lo sblocco del turn over, della nuova disciplina sull’orario di lavoro che rischia di essere applicata solo sulla carta o – se si fa sul serio- di dover chiudere o ridurre fortemente i servizi.

E’ stato l’anno delle polemiche sul definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale, che però è salito da 109 a 111 miliardi.

In questo focus abbiamo voluto raccogliere le opinioni di importanti protagonisti della sanità italiana, su cosa si aspettano per il 2016. Auguri, a noi tutti.