CULTURA
300 missive inedite all'asta
Letteratura, oltre 56 mila euro per le lettere scambiate tra Simone de Beauvoir e Violette Leduc
Coprono il periodo dal 1945 al 1972 e mettono in luce un rapporto complesso fatto di amore, amicizia e sostegno tra le due scrittrici

Quasi 300 lettere della scrittrice francese Simone de Beauvoir (1908-1986) - pensatrice femminista e compagna del filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre - alla sua intima amica, la romanziera francese Violette Leduc (1907-1972), che rivelano un loro coinvolgimento affettivo e intenso, sono state vendute ad un'asta online di Sotheby's per 56.700 euro.
La corrispondenza inedita, composta da 297 missive autografe, copre il periodo che va dal gennaio 1945 fino a un mese prima della morte, per tumore, della Leduc, nell'aprile 1972. Le lettere chiariscono che Simone de Beauvoir fu fonte di incrollabile sostegno per Leduc, definita "la donna più interessante che conosco" e ispirandosi a lei anche per la stesura del suo libro "Il secondo sesso". Nella corrispondenza compare anche il sostegno dato alla carriera di Leduc, fino alla pubblicazione del suo libro più famoso, l'autobiografico "La bastarda", pubblicato da Gallimard nel 1964 (in italiano da Feltrinelli nel 1965) con lusinghiera prefazione della stessa de Beauvoir.
Fin dai loro primi incontri dopo la seconda guerra mondiale Leduc confessò la sua attrazione per Simone, inviandole il manoscritto del suo secondo romanzo, l'autobiografico "L'Affamée", che de Beauvoir in seguito descrisse come "un diario in cui racconta tutto del suo amore per me". Ma in una lettera datata 17 luglio 1945 e inclusa nella collezione venduta all'asta Beauvoir chiarisce che aveva respinto le sue avances di natura sessuale. Simone de Beauvoir, si legge, ammirava l'audacia di Violette Leduc ma si assicurava di mantenere le distanze, mentre l'amica, dal carattere fragile, era alla ricerca dell'amore e del riconoscimento e la sua passione pervasiva traspare con ingenuità e sincerità dalle lettere battute all'asta.
La corrispondenza inedita, composta da 297 missive autografe, copre il periodo che va dal gennaio 1945 fino a un mese prima della morte, per tumore, della Leduc, nell'aprile 1972. Le lettere chiariscono che Simone de Beauvoir fu fonte di incrollabile sostegno per Leduc, definita "la donna più interessante che conosco" e ispirandosi a lei anche per la stesura del suo libro "Il secondo sesso". Nella corrispondenza compare anche il sostegno dato alla carriera di Leduc, fino alla pubblicazione del suo libro più famoso, l'autobiografico "La bastarda", pubblicato da Gallimard nel 1964 (in italiano da Feltrinelli nel 1965) con lusinghiera prefazione della stessa de Beauvoir.
Fin dai loro primi incontri dopo la seconda guerra mondiale Leduc confessò la sua attrazione per Simone, inviandole il manoscritto del suo secondo romanzo, l'autobiografico "L'Affamée", che de Beauvoir in seguito descrisse come "un diario in cui racconta tutto del suo amore per me". Ma in una lettera datata 17 luglio 1945 e inclusa nella collezione venduta all'asta Beauvoir chiarisce che aveva respinto le sue avances di natura sessuale. Simone de Beauvoir, si legge, ammirava l'audacia di Violette Leduc ma si assicurava di mantenere le distanze, mentre l'amica, dal carattere fragile, era alla ricerca dell'amore e del riconoscimento e la sua passione pervasiva traspare con ingenuità e sincerità dalle lettere battute all'asta.