ITALIA
Nel rogo del traghetto persero la vita 140 persone
Tragedia Moby Prince: 23 anni, 140 morti e nessuna verità
E' stata la più grande tragedia della Marina mercantile italiana nel dopoguerra. Un solo superstite, il mozzo, e nessuna verità. Una vicenda ancora avvolta nella nebbia. Il regista toscano Manfredi Lucibello ha provato a ricostruirla nel film "Centoquaranta - La strage dimenticata"

Dopo 23 anni dal disastro del Moby Prince, il traghetto scontratosi con la petroliera Agip Abruzzo nella rada del porto di Livorno la notte del 10 aprile 1991, c'è una sola certezza: le 140 vittime. Erano in viaggio da Livorno a Olbia e sono stati inceneriti da un rogo improvviso e violentissimo che i soccorsi non sono riusciti a domare: la più grande tragedia della Marina mercantile italiana dal dopoguerra.
Due inchieste non hanno fatto chiarezza
Non sono bastate due inchieste, l'ultima conclusa nel 2010, a fare chiarezza. La verità giudiziaria parla di un "tragico incidente", determinato in parte da "errore umano" e da un "particolare tipo di nebbia". Finora non c'è stato alcun colpevole. Due richieste pendono in parlamento per la riapertura del caso: una commissione di indagine chiesta dai deputati di Sel alla Camera e una dal Movimento 5 Stelle al Senato.
La partita di calcio e la nebbia
Il giorno dopo la tragedia, venne formulata la prima ipotesi: in plancia di comando erano distratti, guardavano la partita di calcio Barcellona-Juventus e non si sono accorti della petroliera. Ipotesi che poi sarà smentita dall'unico superstite, il mozzo Alessio Bertrand: "Comandante e ufficiali erano al loro posto, dove si sono fatti portare alcuni panini per la cena". Poi c'è il fattore nebbia, anche nei processi emergono testimonianze a favore e contro questa ipotesi. L'avvisatore marittimo portuale di quella notte parla di mare calmo e visibilità discreta. Ma alcuni video dimostrano che la nebbia, se c'era, non era evidente.
Tracce di Semtex mai verificate
Rimangono un mistero anche le tracce di Semtex trovate sulla Moby Prince sotto la linea di galleggiamento, nella zona della plancia di comando. Il Semtex è l'esplosivo utilizzato per l'attentato al treno Italicus nel 1972 e in via D'Amelio a Palermo, il simbolo della strategia della tensione che ha segnato la storia della Prima Repubblica. Nonostante le tracce, i periti non sono riusciti a stabilire se ci fosse esplosivo a bordo della nave.
Il film di Lucibello
Un giovane regista fiorentino, Manfredi Lucibello, che all'epoca della strage aveva solo 7 anni, ha provato a fare chiarezza sulla storia del Moby Prince. "Avevo un vago ricordo di quei fatti - racconta - e mi appassionai alla storia". Così ha iniziato un meticoloso lavoro di ricerca negli archivi Rai, video amatoriali e documenti desecretati dalla procura a conclusione delle indagini ed è nato "Centoquaranta - La strage dimenticata", un documentario prodotto da Pulse Media di Roberto Ruini e presentato in anteprima mondiale alla 54esima edizione del Festival dei Popoli di Firenze.
Un sito internet con tutti i documenti
Un sito internet, gestito da una delle associazioni dei familiari, racchiude i documenti, gli audio, i video sulla storia della tragedia del Moby Prince con il materiale a disposizione, tutto depositato nei tribunali che si sono occupati del disastro.
Il programma delle iniziative del 10 aprile
Il 10 aprile Livorno ricorda come ogni anno la tragedia del Moby Prince con un corteo che attraversa la città e si conclude nel Porto Mediceo con il consueto ricordo dei nomi delle vittime e il lancio delle 140 rose in mare. Il 9 aprile l’associazione "Effetto collaterale" ha aperto il programma delle iniziative al Nuovo teatro delle commedie dove è andato in scena in scena, con la regia di Francesca Talozzi, la lettura pubblica e collettiva del libro di Francesco Sanna Verità privata del Moby Prince che unisce un lavoro di ricerca (anche con testimonianze inedite dei protagonisti sopravvissuti) a quello più intimo sull’esperienza di quattro familiari delle vittime. Sempre al Nuovo Teatro delle Commedie, la mattina del 10 aprile è avvenuta la proiezione del film "Centoquaranta la strage dimenticata" di Manfredi Lucibello.
Due inchieste non hanno fatto chiarezza
Non sono bastate due inchieste, l'ultima conclusa nel 2010, a fare chiarezza. La verità giudiziaria parla di un "tragico incidente", determinato in parte da "errore umano" e da un "particolare tipo di nebbia". Finora non c'è stato alcun colpevole. Due richieste pendono in parlamento per la riapertura del caso: una commissione di indagine chiesta dai deputati di Sel alla Camera e una dal Movimento 5 Stelle al Senato.
La partita di calcio e la nebbia
Il giorno dopo la tragedia, venne formulata la prima ipotesi: in plancia di comando erano distratti, guardavano la partita di calcio Barcellona-Juventus e non si sono accorti della petroliera. Ipotesi che poi sarà smentita dall'unico superstite, il mozzo Alessio Bertrand: "Comandante e ufficiali erano al loro posto, dove si sono fatti portare alcuni panini per la cena". Poi c'è il fattore nebbia, anche nei processi emergono testimonianze a favore e contro questa ipotesi. L'avvisatore marittimo portuale di quella notte parla di mare calmo e visibilità discreta. Ma alcuni video dimostrano che la nebbia, se c'era, non era evidente.
Tracce di Semtex mai verificate
Rimangono un mistero anche le tracce di Semtex trovate sulla Moby Prince sotto la linea di galleggiamento, nella zona della plancia di comando. Il Semtex è l'esplosivo utilizzato per l'attentato al treno Italicus nel 1972 e in via D'Amelio a Palermo, il simbolo della strategia della tensione che ha segnato la storia della Prima Repubblica. Nonostante le tracce, i periti non sono riusciti a stabilire se ci fosse esplosivo a bordo della nave.
Il film di Lucibello
Un giovane regista fiorentino, Manfredi Lucibello, che all'epoca della strage aveva solo 7 anni, ha provato a fare chiarezza sulla storia del Moby Prince. "Avevo un vago ricordo di quei fatti - racconta - e mi appassionai alla storia". Così ha iniziato un meticoloso lavoro di ricerca negli archivi Rai, video amatoriali e documenti desecretati dalla procura a conclusione delle indagini ed è nato "Centoquaranta - La strage dimenticata", un documentario prodotto da Pulse Media di Roberto Ruini e presentato in anteprima mondiale alla 54esima edizione del Festival dei Popoli di Firenze.
Un sito internet con tutti i documenti
Un sito internet, gestito da una delle associazioni dei familiari, racchiude i documenti, gli audio, i video sulla storia della tragedia del Moby Prince con il materiale a disposizione, tutto depositato nei tribunali che si sono occupati del disastro.
Il programma delle iniziative del 10 aprile
Il 10 aprile Livorno ricorda come ogni anno la tragedia del Moby Prince con un corteo che attraversa la città e si conclude nel Porto Mediceo con il consueto ricordo dei nomi delle vittime e il lancio delle 140 rose in mare. Il 9 aprile l’associazione "Effetto collaterale" ha aperto il programma delle iniziative al Nuovo teatro delle commedie dove è andato in scena in scena, con la regia di Francesca Talozzi, la lettura pubblica e collettiva del libro di Francesco Sanna Verità privata del Moby Prince che unisce un lavoro di ricerca (anche con testimonianze inedite dei protagonisti sopravvissuti) a quello più intimo sull’esperienza di quattro familiari delle vittime. Sempre al Nuovo Teatro delle Commedie, la mattina del 10 aprile è avvenuta la proiezione del film "Centoquaranta la strage dimenticata" di Manfredi Lucibello.