MONDO
Passioni impegnative
Russia: ex marinaio sommergibilista acquista torretta di comando del leggendario sottomarino K-19
Per una serie di eventi non proprio fortunati, è stato soprannominato "Hiroshima navigante"
Vladimir Romanov, ex marinaio sommergibilista che prestava servizio a bordo del K-19 negli anni Sessanta, diventato nel frattempo milionario, ha acquistato la torretta di comando del leggendario sottomarino nucleare.
L’uomo ha sborsato 500mila dollari per l'ingombrante souvenir del K-19, diventato famoso al vasto pubblico grazie all’omonimo film interpretato da Harrison Ford e Liam Neeson. Per essere trasportata la torretta di comando, che pesa 40 tonnellate, da Murmansk, porto di registrazione, nella provincia di Mosca, dove risiede il proprietario, è stata divisa in decine di pezzi e ha richiesto l'impiego di tre piattaforme ferroviarie.
Vladimir Romanov voleva farne un monumento e, in un primo momento ha consentito a chi volesse visitarla l'accesso gratuito all'interno, compresa la zona delle rampe di lancio. Poi però è stato necessario saldare le porte per prevenire infortuni. Intanto però, le autorità locali hanno fatto sapere di non essere intenzionate a concedere l'uso del terreno per ospitare la torretta e ci sono forti opposizioni anche da parte dei residenti locali che temono le radiazioni, anche se l’ultima volta che il K-19 ha navigato è stato 30 anni fa.
Il K-19 non ha avuto una vita particolarmente fortunata. Nel 1961 si verificò un incidente nucleare che costò la vita a 8 marinai sovietici. Nel 1969 ci fu una collisione con un sommergibile statunitense. Nel 1972 scoppiò un incendio a bordo che causò la morte di 30 marinai sovietici. Per questa serie di eventi il sottomarino è stato soprannominato “Hiroshima navigante”.
L’uomo ha sborsato 500mila dollari per l'ingombrante souvenir del K-19, diventato famoso al vasto pubblico grazie all’omonimo film interpretato da Harrison Ford e Liam Neeson. Per essere trasportata la torretta di comando, che pesa 40 tonnellate, da Murmansk, porto di registrazione, nella provincia di Mosca, dove risiede il proprietario, è stata divisa in decine di pezzi e ha richiesto l'impiego di tre piattaforme ferroviarie.
Vladimir Romanov voleva farne un monumento e, in un primo momento ha consentito a chi volesse visitarla l'accesso gratuito all'interno, compresa la zona delle rampe di lancio. Poi però è stato necessario saldare le porte per prevenire infortuni. Intanto però, le autorità locali hanno fatto sapere di non essere intenzionate a concedere l'uso del terreno per ospitare la torretta e ci sono forti opposizioni anche da parte dei residenti locali che temono le radiazioni, anche se l’ultima volta che il K-19 ha navigato è stato 30 anni fa.
Il K-19 non ha avuto una vita particolarmente fortunata. Nel 1961 si verificò un incidente nucleare che costò la vita a 8 marinai sovietici. Nel 1969 ci fu una collisione con un sommergibile statunitense. Nel 1972 scoppiò un incendio a bordo che causò la morte di 30 marinai sovietici. Per questa serie di eventi il sottomarino è stato soprannominato “Hiroshima navigante”.