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SCIENZA

Studio sulla rivista “Biological Psycology”

Il nostro cervello riconosce prima gli animali... e Topolino ringrazia

Ricercatori del Cnr e dell'Università Bicocca individuano un meccanismo automatico e involontario, sviluppatosi nel corso dei millenni: il cervello reagisce più rapidamente alla vista degli animali. Si spiega così anche la passione dei bambini per gli animali e del successo di personaggi come Topolino o Peppa Pig

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Topolino (Lapresse)
Milano
È un riflesso automatico, che avviene senza che ce ne accorgiamo e che affonda le radici nella preistoria: il nostro cervello reagisce più rapidamente alla vista di un animale che a quella di un oggetto. Un meccanismo che tempo serviva a difenderci dai predatori e a migliorare le nostre capacità di cacciare, oggi continua ad avere conseguenze. Tra quelle più curiose, c’è anche il successo di Topolino e di Peppa Pig.

Prima gli animali, poi gli oggetti 
È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista “Biological Psycology”  e condotto da un team formato da ricercatori dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolari del Cnr di Milano e dell’Università Milano Bicocca. “Il cervello analizza e discrimina rapidamente gli animali dagli oggetti inanimati, indipendentemente dalla volontà del soggetto o dalle circostanze - spiega Alberto Zani dell’Ibfm-Cnr, che coordina il gruppo - Questo comportamento riflette probabilmente meccanismi biologici radicati nel cervello ed evolutisi per rispondere alla necessità di distinguere, in una frazione di secondo, un animale nascosto in un ambiente visivamente complesso o un esemplare inoffensivo da uno pericoloso per l’incolumità umana. Di solito nell’essere umano la vista è guidata dall’attenzione e, se quest’ultima manca, le informazioni sfuggono alla nostra consapevolezza, ma questo processo non riguarda gli animali, ai quali è riservato un sistema di monitoraggio automatico”.

Risposta rapida per gli animali 
Lo studio ha registrato la velocità di risposta motoria e i potenziali bioelettrici cerebrali generati da coppie di immagini statiche di animali, oggetti o di queste categorie insieme, sottoposte a un gruppo di studenti a cui è stato chiesto di giudicare se esse appartenessero a una stessa categoria o a una diversa. “I risultati evidenziano come gli animali producano una risposta motoria del cervello più veloce (564 millisecondi per gli animali contro 626 per gli oggetti), con un maggiore potenziale bioelettrico nelle aree occipito-temporali e occipito-parietali dell’emisfero destro a partire dai 120-180 millisecondi", prosegue Zani.

Meccanismo involontario 
Che il cervello distingua prioritariamente gli animali dagli oggetti era già noto, ma sempre nell’ambito di compiti che richiedevano di discriminare volontariamente i primi dai secondi. “Ciò che non si sapeva è che, anche quando non dobbiamo distinguere volontariamente esseri viventi e non viventi, il nostro cervello lo fa in modo automatico e al di fuori della nostra volontà cosciente. Non si sapeva cioè dell’esistenza di regioni e processi specifici per l’elaborazione prioritaria involontaria degli animali nella corteccia visiva”, precisa il ricercatore dell’Ibfm-Cnr.

Topolino ringrazia
Si tratta di un meccanismo innato e che si manifesta sin dalla primissima infanzia. Non è un caso che ai bambini piacciano molto gli animali. “La straordinaria precocità dell’effetto suggerisce come l’immagine degli animali abbia uno status speciale per il nostro cervello che si manifesta fin dalla più tenera età – dice Alice Mado Proverbio dellUniversità Bicocca - Lo dimostra la particolare attrazione che i bambini manifestano per gli animali e per tutto ciò che vi assomigli, da Peppa Pig a Topolino, fino ai peluche”. Insomma: se Topolino ha avuto successo in tutto il mondo, è anche per il modo in cui funziona il nostro cervello.