CULTURA
Una lezione attuale
Neruda e "Winnipeg", la nave della speranza
Presentato a Roma, nell'ambasciata del Cile, un libro di Laura Martel e Antonia Santolaya che ricostruisce la vicenda di immigrati spagnoli

E' accaduto circa 80 anni fa, ma la vicenda è ancora terribilmente attuale per la crisi epocale dei profughi e la tematica dell'accoglienza.
Il 3 settembre 1939 arrivò nella città cilena di Valparaíso la nave "Winnipeg", con a bordo oltre duemila spagnoli.
Erano gli sconfitti della Repubblica, immigrati provenienti dalla Francia, dove si erano rifugiati in seguito alla guerra civile spagnola, appena conclusasi con l'arrivo al potere di Franco.
L'operazione umanitaria fu possibile grazie all'interessamento e all'organizzazione di un giovane diplomatico e intellettuale cileno, Pablo Neruda, futuro Premio Nobel per la Letteratura, all'epoca con incarichi consolari tra Francia e Spagna.
La vicenda, ingiustamente dimenticata, viene raccontata nel libro "Winnipeg, el barco de Neruda", scritto dalle spagnole Laura Martel e Antonia Santolaya (ed. HotelPapel e Grupo 5), e presentato nell'ambasciata del Cile a Roma. Il volume, a fumetti, parte dalla realtà storica dei fatti e l'avvolge nella finzione narrativa.
Laura Martel, laureata in Scienze politiche e Sociologia, è sceneggiatrice e drammaturga. Ha adattato per il grande schermo il romanzo di Wendy Guerra «Todos se van», diretto dal colombiano Sergio Cabrera, ed è autrice di «Lo que queda de D. Juan» e «Generación D». Attualmente lavora come regista di documentari per diverse reti tv in Spagna e America latina.
Antonia Santolaya, autrice dei disegni, ha studiato Belle Arti nella Università Complutense di Madrid. Ha iniziato la sua carriera come illustratrice nel 2000 dopo aver vinto il Premio Apel·les Mestres con «Las damas de la luz» (Editorial Destino). Ha inoltre ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali.
Il 3 settembre 1939 arrivò nella città cilena di Valparaíso la nave "Winnipeg", con a bordo oltre duemila spagnoli.
Erano gli sconfitti della Repubblica, immigrati provenienti dalla Francia, dove si erano rifugiati in seguito alla guerra civile spagnola, appena conclusasi con l'arrivo al potere di Franco.
L'operazione umanitaria fu possibile grazie all'interessamento e all'organizzazione di un giovane diplomatico e intellettuale cileno, Pablo Neruda, futuro Premio Nobel per la Letteratura, all'epoca con incarichi consolari tra Francia e Spagna.
La vicenda, ingiustamente dimenticata, viene raccontata nel libro "Winnipeg, el barco de Neruda", scritto dalle spagnole Laura Martel e Antonia Santolaya (ed. HotelPapel e Grupo 5), e presentato nell'ambasciata del Cile a Roma. Il volume, a fumetti, parte dalla realtà storica dei fatti e l'avvolge nella finzione narrativa.
Laura Martel, laureata in Scienze politiche e Sociologia, è sceneggiatrice e drammaturga. Ha adattato per il grande schermo il romanzo di Wendy Guerra «Todos se van», diretto dal colombiano Sergio Cabrera, ed è autrice di «Lo que queda de D. Juan» e «Generación D». Attualmente lavora come regista di documentari per diverse reti tv in Spagna e America latina.
Antonia Santolaya, autrice dei disegni, ha studiato Belle Arti nella Università Complutense di Madrid. Ha iniziato la sua carriera come illustratrice nel 2000 dopo aver vinto il Premio Apel·les Mestres con «Las damas de la luz» (Editorial Destino). Ha inoltre ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali.