ITALIA
Clima di terrore ripreso dalle telecamere
Reggio Emilia, maltrattava i bambini: maestra "espulsa" da tutte le scuole
Avvrebbe maltrattato, minacciato e preso a calci i bambini di cui si occupava, per la maestra è scattata la misura cautelare "del divieto di accedere a tutte le scuole materne o d'infanzia". Le indagini sono partita dopo le segnalazione dei genitori: i bambini non volevano più andare all'asilo

Avrebbe inflitto maltrattamenti fisici e psicologici ai bambini di cui si doveva occupare, creando un vero clima di terrore tra i piccoli. Per una maestra di una scuola materna comunale di Reggio Emilia è scattata la misura cautelare "del divieto di accedere a tutte le scuole materne o d'infanzia o comunque denominate" della Provincia di Reggio Emilia.
Secondo quanto hanno accertato le indagini, l'insegnante infliggeva ai bambini più irrequieti abituali sofferenze fisiche e psicologiche minacciandoli, ingiuriandoli, strattonandoli violentemente, sferrando alcuni calci ed altro ancora. Tutto ripreso dalle registrazioni audio-video delle telecamere installate dagli investigatori della squadra mobile nella scuola dopo le segnalazioni di alcuni genitori, i bambini avevano infatti cominciato a manifestare disagio e paura e non volevano più andare all'asilo.
Terrore in aula
Le telecamere nascoste hanno cominciato a registrare cosa accadeva: ai bambini più irrequieti venivano inflitte sofferenze fisiche e psicologiche, fatte di minacce, ingiurie, strattonamenti, e anche calci. "Ti butto già dalla finestra", "comincio a darti delle bastonate", "se arrivo lì, giuro che gli cambio i connotati", "te le butto via e non le do mai piu' perche' te le rompo", "se tra due secondi non dormi ti prendo per un orecchio e ti butto giu' dalla finestra", "te la schiaccio la mano": queste alcune frasi dell'insegnante rivolte ai piccoli e finite registrate a sua insaputa.
Non potrà più insegnare
Ora a carico dell'insegnante, a conclusione di un'indagine coordinata dal Pm Stefania Pigozzi, il Gip Giovanni Ghini ha emesso la misura che in pratica impedisce alla donna di insegnare. Misura che è stata eseguita dagli investigatori della squadra mobile. L'ipotesi di reato a suo carico è maltrattamenti in famiglia, ipotesi che si estende anche a questi casi. "Si tratta di un caso isolato - ha precisato il vice questore Cesare Capocasa - che non offusca il prestigio degli asili reggiani, conosciuti nel mondo". In effetti Reggio Emilia è storicamente una città all'avanguardia nel settore scolastico.
In passato la città modello per le scuole dell'infanzia
Nel '91 Newsweek fece un'inchiesta internazionale per stilare la classifica dell'"eccellenza educativa" del pianeta: una lista che includeva le 33 scuole materne di Reggio Emilia, descritte come un "modello internazionale" imitato e invidiato dagli altri paesi. E che indicava la scuola comunale dell'infanzia 'Diana' come il miglior asilo del mondo.
Comune allontana anche l'altra insegnante
"Questa insegnante già oggi non entra e non metterà più piede non solo nella scuola dove ha operato sino ad ora, ma in nessun'altra struttura adibita a questo scopo nel territorio reggiano". Lo riferisce una nota del Comune di Reggio Emilia aggiungendo che è già stato avviato "l'iter per il procedimento di sospensione". Continua: "Inoltre, seppur non sussista per lei la medesima tipologia di contestazione, l'Istituzione, in via precauzionale ha proceduto a richiedere un provvedimento di allontanamento dal servizio anche per l'altra insegnante attiva nella medesima sezione. Ciò a maggior tutela e tranquillità delle famiglie e dei bambini". Disposta un'indagine conoscitiva interna.
Secondo quanto hanno accertato le indagini, l'insegnante infliggeva ai bambini più irrequieti abituali sofferenze fisiche e psicologiche minacciandoli, ingiuriandoli, strattonandoli violentemente, sferrando alcuni calci ed altro ancora. Tutto ripreso dalle registrazioni audio-video delle telecamere installate dagli investigatori della squadra mobile nella scuola dopo le segnalazioni di alcuni genitori, i bambini avevano infatti cominciato a manifestare disagio e paura e non volevano più andare all'asilo.
Terrore in aula
Le telecamere nascoste hanno cominciato a registrare cosa accadeva: ai bambini più irrequieti venivano inflitte sofferenze fisiche e psicologiche, fatte di minacce, ingiurie, strattonamenti, e anche calci. "Ti butto già dalla finestra", "comincio a darti delle bastonate", "se arrivo lì, giuro che gli cambio i connotati", "te le butto via e non le do mai piu' perche' te le rompo", "se tra due secondi non dormi ti prendo per un orecchio e ti butto giu' dalla finestra", "te la schiaccio la mano": queste alcune frasi dell'insegnante rivolte ai piccoli e finite registrate a sua insaputa.
Non potrà più insegnare
Ora a carico dell'insegnante, a conclusione di un'indagine coordinata dal Pm Stefania Pigozzi, il Gip Giovanni Ghini ha emesso la misura che in pratica impedisce alla donna di insegnare. Misura che è stata eseguita dagli investigatori della squadra mobile. L'ipotesi di reato a suo carico è maltrattamenti in famiglia, ipotesi che si estende anche a questi casi. "Si tratta di un caso isolato - ha precisato il vice questore Cesare Capocasa - che non offusca il prestigio degli asili reggiani, conosciuti nel mondo". In effetti Reggio Emilia è storicamente una città all'avanguardia nel settore scolastico.
In passato la città modello per le scuole dell'infanzia
Nel '91 Newsweek fece un'inchiesta internazionale per stilare la classifica dell'"eccellenza educativa" del pianeta: una lista che includeva le 33 scuole materne di Reggio Emilia, descritte come un "modello internazionale" imitato e invidiato dagli altri paesi. E che indicava la scuola comunale dell'infanzia 'Diana' come il miglior asilo del mondo.
Comune allontana anche l'altra insegnante
"Questa insegnante già oggi non entra e non metterà più piede non solo nella scuola dove ha operato sino ad ora, ma in nessun'altra struttura adibita a questo scopo nel territorio reggiano". Lo riferisce una nota del Comune di Reggio Emilia aggiungendo che è già stato avviato "l'iter per il procedimento di sospensione". Continua: "Inoltre, seppur non sussista per lei la medesima tipologia di contestazione, l'Istituzione, in via precauzionale ha proceduto a richiedere un provvedimento di allontanamento dal servizio anche per l'altra insegnante attiva nella medesima sezione. Ciò a maggior tutela e tranquillità delle famiglie e dei bambini". Disposta un'indagine conoscitiva interna.