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ITALIA

Flussi migratori

Migranti. Lamorgese: da stasera in Friuli Venezia Giulia più controlli su strade e autostrade

Obiettivo dell'incontro con i vertici delle amministrazioni locali friulane quello di "intercettare organizzazioni criminali" e il contrasto al traffico di esseri umani. A breve - assicura la ministra - nuovi bandi del ministero per minori non accompagnati

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Oggi a Trieste il vertice sui migranti della rotta balcanica alla presenza della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese. "Già da stasera porremo in essere iniziative per quanto riguarda i controlli", anche per "intercettare organizzazioni criminali". Oltre a controlli sulle autostrade, "verranno fatti dei blocchi anche sulle strade 54 e 56 e stamattina venendo qui mi hanno fatto vedere dove verranno fermati i mezzi per verifiche più accurate". "Vediamo come andranno". ha detto la ministra Lamorgese, al termine dell'incontro, parlando dell'arrivo di migranti in Friuli Venezia Giulia.

"Penso che la chiusura dei valichi minori, che sarebbero 21, possa essere affrontata all'esito di tutte queste attività che stiamo ponendo in essere". Per adesso avviamo "un'attività intensificata sui valichi minori da stasera. Ne parleremo all'esito" dei riscontri, "se saranno positivi come auspichiamo", ha aggiunto la titolare degli Interni.

"Prossimamente, credo nell'immediatezza, verranno fatti dei bandi dal ministero perché ci sono stati finanziamenti aggiuntivi" per i minori stranieri non accompagnati. "I Comuni - ha spiegato - mi hanno chiesto di prevedere soggetti normativi che andrebbero a incidere sulle loro competenze che ritengono eccessivamente gravose. Loro devono partecipare ai progetti Siproimi per i minori stranieri non accompagnati, visto che il Friuli Venezia Giulia è l'unica regione dove non c'è neanche un progetto".

E riferendosi ai nuovi bandi, ha aggiunto, "potrebbe essere questa l'occasione per la partecipazione e la condivisione delle responsabilità dei minori non accompagnati anche di altri attori e non solo dei comuni, anche per quanto riguarda gli aspetti economici". 

In riferimento a un'operazione di Polizia di contrasto al traffico di migranti, avvenuta questa mattina a Palermo, Lamorgese ha detto: "E' massima l'attenzione della magistratura e delle forze di polizia per contrastare i traffici dei migranti da parte delle associazioni criminali transnazionali che favoriscono l'immigrazione illegale dietro il pagamento di denaro da parte dei migranti stessi e dei loro familiari", complimentandosi con la squadra mobile di Palermo e il servizio centrale operativo della polizia di stato per l'operazione di questa mattina, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, che ha portato alla scoperta di una organizzazione criminale operante in diverse aree del territorio nazionale e in altri Paesi europei, ed Africa.

"Questa operazione - ha osservato Lamorgese - conferma l'importanza della intensa cooperazione internazionale di Polizia con i paesi di origine e transito dei flussi migratori, che ha già consentito, con altre precedenti analoghe attività investigative, di individuare decine di trafficanti di esseri umani operanti sulla rotta del Mediterraneo centrale". 

Lamorgese ha ricordato però che "ci sono imprenditori che cercano di far fuori la concorrenza appoggiandosi ai capitali mafiosi". Quelli che provengono dalla Tunisia "sono barchini autonomi. Una volta che sono partiti, non possono essere fermati", precisa. Con l'esecutivo tunisino "avevamo chiesto un incontro a inizio Luglio. C'è stato forse qualche ritardo da parte loro, ma sapevano che il governo stava per cadere, così come poi è accaduto".

E poi spiega che il Viminale si attende una seconda ondata: "Il presidente della Tunisia è andato a Sfax a parlare con la gente. Adesso da Sfax non partono più. Ma siccome quella dei trafficanti - evidenzia - è una forma di criminalità organizzata, sono rapidissimi a riorganizzarsi e stanno cambiando i porti di partenza". 

All'incontro con Lamorgese i vertici regionali e locali: il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il vicepresidente, Riccardo Riccardi, e l'assessore regionale alla sicurezza, Pierpaolo Roberti; il prefetto di Trieste, Valerio Valenti e gli altri prefetti del Fvg, e ancora il questore del capoluogo regionale, Giuseppe Petronzi, e i sindaci dei comuni capoluogo e di altri enti locali.