I dati del ministero della Salute
Coronavirus: 753 positivi con 192.541 tamponi, 56 morti ma 21 da ricalcoli Puglia
Draghi: vigiliamo, pandemia non è finita. Iss: in Italia variante delta al 16,8%, alfa 74,92%. Colao: emessi oltre 10 milioni di green pass. Oms: variante delta più trasmissibile

La situazione in Italia e nel mondo
I dati sulla pandemia in Italia. Sono 753 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, con 192.541 tamponi. Il tasso di positività è a 0,4%. Ieri i contagi erano stati 927. Sono invece 56 le vittime in un giorno (ieri erano state 28), ma 21 sono relative a ricalcoli della regione Puglia.
Nelle Regioni questa la situazione odierna: in Lombardia 134 casi e 2 morti, nel Lazio 91 casi e 5 decessi, in Campania 77 casi e 8 morti, in Puglia 68 positivi e 22 morti (non nelle ultime 24 ore, si tratta di un aggiornamento dati), in Sicilia sono 67 i nuovi positivi e sei le vittime, in Emilia Romagna 57 nuovi casi e 5 morti, in Toscana 42 nuovi casi e altri 6 morti, in Calabria 39 nuovi casi e un decesso, in Piemonte 35 casi, anche nel Veneto 35 nuovi positivi, in Friuli Venezia Giulia 20 casi, in Abruzzo 19 nuovi casi, nelle Marche 13 nuovi positivi, in Sardegna 11 casi, in Basilicata 9 contagi, in Liguria 6 casi, 5 casi in Valle d'Aosta, e infine quattro positivi in Alto Adige.
Iss: in Italia variante delta al 16,8%, alfa 74,92%
E' ancora la variante Alfa, la cosiddetta "variante inglese", la più diffusa in Italia con una percentuale del 74,9% sul numero di casi. Tuttavia, sebbene i dati di giugno non siano ancora consolidati, dalle prime segnalazioni di sequenziamenti eseguiti, si segnala un aumento, in percentuale, dei casi di variante Kappa e Delta, la cosiddetta "indiana" e un suo sottotipo, che passano dal 4,2% nel mese di maggio, al 16,8% del mese di giugno (dati estratti al 21 del mese). Sono queste le prime segnalazioni delle ultime settimane, monitorate dal Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 dell'ISS, in attesa della flash survey che fotograferà la situazione nel nostro Paese poiché garantirà la rappresentatività del campione.
Draghi: vigiliamo, pandemia non è finita
"La pandemia non è finita, non ne siamo ancora fuori. Il Regno Unito qualche settimana fa aveva un numero di casi più o meno pari a quello della Francia di oggi, ora sono 20 volte tanto. Quindi la pandemia va ancora affrontata con determinazione, con attenzione, con vigilanza". Così il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine del Consiglio europeo. "Da ciò - aggiunge - si deducono alcune conseguenze: prima di tutto, teniamo alta la pressione sui tamponi, continuiamo a farli, è molto importante per individuare con prontezza lo sviluppo di nuove varianti e di nuovi contagi. Sequenziamo di più, dalla discussione è emerso che molti Paesi sequenziano molto più di noi".
Emessi oltre 10 milioni di green pass
"Abbiamo sorpassato i 10 milioni di certificati verdi Covid digitali. Una dimostrazione che quando abbiamo obiettivi comuni, lavoriamo bene". Così il ministro per l'Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao.
Oms: variante delta più trasmissibile
"So che a livello globale c'è molta preoccupazione per la variante Delta" di Sars-CoV-2 "e anche l'Oms è preoccupata per questo" mutante. "La variante Delta", segnalata per la prima volta in India, "è la più trasmissibile delle varianti Covid-19 individuate finora; è stata identificata in almeno 85 Paesi e si sta diffondendo rapidamente tra le popolazioni non vaccinate". Così in conferenza stampa il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Per il futuro, avverte, "sono previste nuove varianti e continueranno a essere segnalate" perché "questo è ciò che fanno i virus: si evolvono. Ma possiamo prevenire l'emergere di varianti prevenendo la trasmissione del virus. E' abbastanza semplice: più trasmissione, più varianti; meno trasmissione, meno varianti".
Unicef: impatti devastanti in Africa sub-sahariana
Allarme dell'Unicef per i bambini dell'Africa sub-sahariana, in cui il peggioramento della pandemia da Covid-19 ha "impatti devastanti". "L'attuale ondata supererà la precedente entro poche settimane", ha detto in un comunicato odierno James Elder, portavoce del Fondo dell'Onu per l'infanzia. "Mentre le varianti più contagiose si diffondono, i vaccini continuano a raggiungere l'Africa in modo pericolosamente lento e gli ospedali sono spinti oltre le loro capacità. Gli impatti sui bambini continuano ad essere devastanti", ha aggiunto. L'Unicef riepiloga i Paesi dell'area più colpiti: in Uganda c'è stato un aumento del 2.800 per cento di nuovi casi tra marzo e giugno 2021. In Namibia, la scorsa settimana, si è verificato il più alto tasso di mortalità registrato in Africa, con oltre mille nuovi casi e 30 morti giornalieri su 2,5 milioni di persone. La Repubblica democratica del Congo conosce bassi tassi di vaccinazione e strutture sanitarie scarse, mentre in Sudafrica la terza ondata minaccia di essere peggiore delle precedenti. "Se guardiamo la situazione in tutto il mondo, sono state somministrate circa 2,7 miliardi di dosi. Di queste, solo l'1,5 per cento circa è stato somministrato nel continente", ha sottolineato Elder, che ha evidenziato come per i bambini la perdita di nonni e genitori si traduca in minore istruzione, maggiori abusi, malnutrizione e scarsa assistenza sanitaria. Il portavoce dell'Unicef ha ricordato l'iniziativa Covax per una distribuzione globale ed equa dei vaccini, ma anche la necessità di un finanziamento. "L'Unicef ha chiesto 659 milioni di dollari per aiutare i Paesi con la consegna di vaccini, terapie e strumenti diagnostici nel 2021", ha concluso.