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ECONOMIA

Mercati

In borsa il boom di Big Tech, la Ferrari ora vale più di GM e Ford

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di Fabrizio Patti

Partenza positiva per le borse europee, dopo il calo di ieri. In apertura Ftse Mib +1,7%, così come il Cac40 di Parigi. Salgono di un punto percentuale e mezzo il Ftse 100 di Londra e il Dax di Francoforte. 

Lo spread Btp/Bund ieri ha chiuso in calo, a quota 234 punti base, dieci punti in meno del picco di giornata. Oggi in apertura leggero calo, 232. Oggi la Corte costituzionale tedesca si esprimerà sulla legittimità del nuovo piano di acquisti di titoli della Bce.

Ieri la giornata dei mercati era iniziata male in Asia e proseguita con il segno meno in Europa, con il -3,70% del Ftse Mib, per i timori di una nuova guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina. In serata però proprio il mercato statunitense si è ripreso, con il Dow Jones appena sopra la parità (+0,11%). A trainare il listino verso il basso c'è stato il tracollo dei titoli del settore aereo, dopo che Warren Buffett, presidente di Berkshire Hathaway, considerato il più influente dei grandi investitori mondiali, aveva detto di aver venduto tutti i titoli del settore. Continua invece la corsa del Nasdaq, il listino dei titoli tecnologici, di soli 2 punti percentuali al di sotto dei livelli di inizio anno. Evidente la corsa dell'ultimo mese dei colossi tecnologici: Facebook +33%, Apple +21,44%, Alphabet +20,85%. Amazon +21,47% nell'ultimo mese e +25% da inizio anno. 

Nella notte ancora chiuse per festività le borse di Tokyo e Shanghai, di poco positive quelle di Hong Kong e Mumbai.

Recupera anche il petrolio: +5% per il Brent del mare del Nord (a quota 28,6 dollari al barile) e +8,5% per il Wti americano, che ritorna di poco sopra i 22 dollari al barile.

A Piazza Affari recuperano tutti i settori, il migliore quello dell'oil & gas (+3%). 

Tra i singoli titoli del Ftse Mib salgono di più del 4% Saipem, Tenaris ed Eni. Seguono Poste, Azimut, Ubi Banca. 

Unico titolo negativo Ferrari (-0,65%). Ma per il Cavallino Rampante si tratta di una presa di profitto dopo il +7% di ieri, arrivato dopo una trimestrale superiore alle attese. Ora il titolo della scuderia di Maranello vale 30 miliardi di dollari, quasi uno in più della General Motors e dieci in più di Ford.