ITALIA
"Si potrebbe applicare il metodo austriaco"
Covid, l'Alto Adige non esclude il lockdown per i non vaccinati
A contemplare la misura restrittiva anche in provincia di Bolzano, l'assessore alla sanità altoatesino riferendosi a quando previsto in Austria: "Si potrebbe pensare a un'operazione del genere anche da noi"

Il "modello austriaco" indicato come riferimento, e la preoccupazione per la crescita dei ricoveri: così l’assessore regionale alla Sanità altoatesino ha lanciato - per ora una possibilità - l'idea di introdurre restrizioni soltanto per le persone non vaccinate.
A contemplare il lockdown anche in provincia di Bolzano è l'assessore Thomas Widmann: "Non possiamo rischiare una nuova crisi pandemica per chi non si vaccina, i numeri parlano chiaro, chi finisce in ospedale è sempre un non vaccinato".
L'Alto Adige potrebbe dunque applicare quanto sta succedendo nella vicina Austria, dove la misura verrebbe introdotta solo se i posti letto in terapia intensiva superassero il 30% della capienza totale (ovvero 600 ricoverati).
Covid, in Alto Adige 43 nuovi casi e ricoveri in aumento
E nella regione c'è attenzione per l'incremento dei pazienti Covid: rispetto a ieri i nuovi ricoveri in ospedale sono 7, 6 in più nei normali reparti - per un totale di 44 - ed uno in terapia intensiva dove i posti letto occupati sono 6. Nessun decesso. Domani la giunta provinciale potrebbe assumere decisioni per il contenimento dell'epidemia. In provincia di Bolzano sono 43 i nuovi casi di Covid su 5.413 tamponi processati nella giornata di ieri. Il 23% dei nuovi positivi riguarda persone tra i 20 e i 29 anni, il 21% tra i 50 e i 59. In crescita anche le persone in quarantena, quasi 500 in più rispetto a sette giorni fa.
Sebastiani (CNR): "Crescono tutte le curve dell'epidemia a livello nazionale"
Secondo l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M.Picone" (CNR): "Crescono tutte le curve dell'epidemia a livello nazionale, dalla percentuale dei positivi ai test molecolari all'incidenza dei positivi totali ai test molecolari e agli antigenici rapidi, fino agli ingressi giornalieri in terapia intensiva". I dati raccolti dallo scienziato, indicano un trend di crescita per la curva dei ricoveri nei reparti ordinari nella provincia di Bolzano (livello di occupazione 7,5%), Friuli Venezia Giulia (4%), Lazio (5%) e Molise (3%).
A contemplare il lockdown anche in provincia di Bolzano è l'assessore Thomas Widmann: "Non possiamo rischiare una nuova crisi pandemica per chi non si vaccina, i numeri parlano chiaro, chi finisce in ospedale è sempre un non vaccinato".
L'Alto Adige potrebbe dunque applicare quanto sta succedendo nella vicina Austria, dove la misura verrebbe introdotta solo se i posti letto in terapia intensiva superassero il 30% della capienza totale (ovvero 600 ricoverati).
Covid, in Alto Adige 43 nuovi casi e ricoveri in aumento
E nella regione c'è attenzione per l'incremento dei pazienti Covid: rispetto a ieri i nuovi ricoveri in ospedale sono 7, 6 in più nei normali reparti - per un totale di 44 - ed uno in terapia intensiva dove i posti letto occupati sono 6. Nessun decesso. Domani la giunta provinciale potrebbe assumere decisioni per il contenimento dell'epidemia. In provincia di Bolzano sono 43 i nuovi casi di Covid su 5.413 tamponi processati nella giornata di ieri. Il 23% dei nuovi positivi riguarda persone tra i 20 e i 29 anni, il 21% tra i 50 e i 59. In crescita anche le persone in quarantena, quasi 500 in più rispetto a sette giorni fa.
Sebastiani (CNR): "Crescono tutte le curve dell'epidemia a livello nazionale"
Secondo l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M.Picone" (CNR): "Crescono tutte le curve dell'epidemia a livello nazionale, dalla percentuale dei positivi ai test molecolari all'incidenza dei positivi totali ai test molecolari e agli antigenici rapidi, fino agli ingressi giornalieri in terapia intensiva". I dati raccolti dallo scienziato, indicano un trend di crescita per la curva dei ricoveri nei reparti ordinari nella provincia di Bolzano (livello di occupazione 7,5%), Friuli Venezia Giulia (4%), Lazio (5%) e Molise (3%).