ECONOMIA
Mercati
Lo spread sopra 160 Asta dei btp, sale il rendimento

E' una giornata negativa per le Borse. Milano (-0,79%) fa peggio di tutte le altre. Per il paniere dei principali titoli dell'Eurozona, Eurostoxx 50 il calo è limitato al -0,23%.
A trainare al ribasso sono alcuni titoli molto pesanti in termini di capitalizzazione e valori degli scambi, come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Eni ed Enel, oggi tutti negativi.
Tra i migliori Moncler (+2,02%) e Nexi (+1,10%). In negativo si distingue Atlantia (-2,43%), che cala molto davanti alla possibilità di una revoca della concessione di Autostrade per l'Italia. Oggi male anche Azimut (-2,93%), che però è la società con il maggior aumento dall'inizio dell'anno, +139%.
Che fa andare male i mercati: anzitutto il nuovo fronte di scontro che si è aperto tra Stati Uniti e Cina, dopo la firma da parte del presidente Trump della legge pro-democrazia a Hong Kong. Il ministro degli esteri cinese ha minacciato una rappresaglia.
Però ci sono anche fronti di tensione interni. Perché lo spread continua a salire. In una settimana è passato da 150 a 162 punti base, con rendimento del Btp all'1,24%. Lo spread risente anche delle tensioni tra governo e opposizione sul Fondo Salva Stati. E il clima si sente sull'asta dei titoli di Stato: oggi sono stati assegnati 5,75 miliardi e tutti i rendimenti sono in salita.
Altro dato non positivo l'indice sulla fiducia, diffuso oggi: quello dei consumatori è in calo da 111,5 a 108,5. In leggera risalita invece la fiducia delle imprese, da 98,9 a 99,1.
A trainare al ribasso sono alcuni titoli molto pesanti in termini di capitalizzazione e valori degli scambi, come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Eni ed Enel, oggi tutti negativi.
Tra i migliori Moncler (+2,02%) e Nexi (+1,10%). In negativo si distingue Atlantia (-2,43%), che cala molto davanti alla possibilità di una revoca della concessione di Autostrade per l'Italia. Oggi male anche Azimut (-2,93%), che però è la società con il maggior aumento dall'inizio dell'anno, +139%.
Che fa andare male i mercati: anzitutto il nuovo fronte di scontro che si è aperto tra Stati Uniti e Cina, dopo la firma da parte del presidente Trump della legge pro-democrazia a Hong Kong. Il ministro degli esteri cinese ha minacciato una rappresaglia.
Però ci sono anche fronti di tensione interni. Perché lo spread continua a salire. In una settimana è passato da 150 a 162 punti base, con rendimento del Btp all'1,24%. Lo spread risente anche delle tensioni tra governo e opposizione sul Fondo Salva Stati. E il clima si sente sull'asta dei titoli di Stato: oggi sono stati assegnati 5,75 miliardi e tutti i rendimenti sono in salita.
Altro dato non positivo l'indice sulla fiducia, diffuso oggi: quello dei consumatori è in calo da 111,5 a 108,5. In leggera risalita invece la fiducia delle imprese, da 98,9 a 99,1.