POLITICA
Bruxelles
Letta all'Europa: conti in ordine per il semestre italiano. Barroso: Italia ancora vulnerabile
Il presidente del Consiglio prepara il terreno alla presidenza italiana della Ue che scatterà dal 1° luglio. "In questi ultimi tre anni l'Italia ha cominciato l'anno sotto la tempesta dell'emergenza finanziaria, oggi iniziamo con la possibilità di fare scelte di lungo periodo per essere più competitivi", ha detto Letta. Ma Barroso replica: all'Italia serve stabilità strutturale
Nel prossimo semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue, "l'Italia dimostrerà di saper guidare bene l'Unione e per farlo dobbiamo avere i conti in ordine, stabilità, e le infrazioni delle normative europee risolte o in via di risoluzione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta a Bruxelles per una giornata dedicata a una serie incontri con le istituzioni europee. Ma il presidente della Commissione Ue José Barroso ha risposto che "i dubbi negativi sull'Italia persistono, di investitori e cittadini", e per questo "l'Italia deve raggiungere la stabilità strutturale con misure a lungo termine perché gli altri partner ritrovino la fiducia". Insomma, il nostro Paese deve andare avanti con le riforme.
L'incontro con gli eurodeputati italiani
"Ho trovato una grande sintonia - ha detto Letta al termine dell'incontro con gli eurodeputati italiani - tutti gli europarlamentari e il governo vogliono che questo sia l'anno dell'Europa, e soprattutto vogliono che sia l'anno in cui l'Europa cambia. L'Italia guiderà un semestre orientato a questo". La visita a Bruxelles del premier è cominciata con un incontro con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, per proseguire con la riunione al Parlamento europeo e l'incontro con il presidente della Commissione José Manuel Barroso.
Legge elettorale fondamentale
"La nuova legge elettorale, la fine del bicameralismo paritario e la riforma del Titolo V della Costituzione sono importantissime riforme strutturali che dobbiamo riuscire a realizzare quest'anno", ha sottolineato Letta nella conferenza stampa con Barroso.
Sui marò: fondamentale solidarietà
"Vogliamo che la vicenda dei marò termini presto, il prima possibile", ha detto Letta sottolineando che la "solidarietà dei partner Ue è importantissima per soluzione che pensiamo possa arrivare e speriamo arrivi nei tempi piu brevi possibile".
Sull'Expo 2015
Letta, accompagnato dai ministri Saccomanni, Bonino, Moavero Milanesi, Giovannini e Trigilia ha presentato alle istituzioni comunitarie il progetto italiano dell'Expo di Milano del 2015. Progetto che considera un fiore all'occhiello per l'Italia, un valore aggiunto che, ha ricordato nei giorni scorsi, punta ad una crescita dell'1% quest'anno per arrivare al 2% nel 2015.
L'incontro con gli eurodeputati italiani
"Ho trovato una grande sintonia - ha detto Letta al termine dell'incontro con gli eurodeputati italiani - tutti gli europarlamentari e il governo vogliono che questo sia l'anno dell'Europa, e soprattutto vogliono che sia l'anno in cui l'Europa cambia. L'Italia guiderà un semestre orientato a questo". La visita a Bruxelles del premier è cominciata con un incontro con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, per proseguire con la riunione al Parlamento europeo e l'incontro con il presidente della Commissione José Manuel Barroso.
Legge elettorale fondamentale
"La nuova legge elettorale, la fine del bicameralismo paritario e la riforma del Titolo V della Costituzione sono importantissime riforme strutturali che dobbiamo riuscire a realizzare quest'anno", ha sottolineato Letta nella conferenza stampa con Barroso.
Sui marò: fondamentale solidarietà
"Vogliamo che la vicenda dei marò termini presto, il prima possibile", ha detto Letta sottolineando che la "solidarietà dei partner Ue è importantissima per soluzione che pensiamo possa arrivare e speriamo arrivi nei tempi piu brevi possibile".
Sull'Expo 2015
Letta, accompagnato dai ministri Saccomanni, Bonino, Moavero Milanesi, Giovannini e Trigilia ha presentato alle istituzioni comunitarie il progetto italiano dell'Expo di Milano del 2015. Progetto che considera un fiore all'occhiello per l'Italia, un valore aggiunto che, ha ricordato nei giorni scorsi, punta ad una crescita dell'1% quest'anno per arrivare al 2% nel 2015.