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POLITICA

Informativa alla Camera

Conte: "Situazione diversa da marzo, ma critica. Governo pronto a intervenire se necessario"

"La collaborazione tra istituzioni è "indispensabile per venire a capo di questa sfida" ha ribadito il premier nel suo intervento a Montecitorio. Poi:  "Scuola in presenza, no ulteriori sacrifici"

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"L'Italia è oggi in una situazione ben diversa rispetto a quella del mese di marzo, anche se questa situazione si sta dimostrando molto critica". Lo dice il premier Giuseppe Conte,  nella sua informativa alla Camera. E prosegue: "Ancora una volta siamo costretti a compiere una sofferta operazione di bilanciamento tra diritti e libertà fondamentali,  con l'obiettivo di individuare il punto di equilibrio che, nell'assicurare alla salute la tutela più intensa, comporti il minor sacrificio possibile degli altri diritti fondamentali pure  coinvolti". "Sono fiducioso che l'intera comunità nazionale saprà esprimere anche questa volta, come già accaduto in occasione della prima ondata, la serietà, la forza d'animo e la  determinazione necessarie a superare la difficile sfida che stiamo vivendo", caratteristiche "sottolineate e apprezzate a livello internazionale" sottolinea ancora il premier.

“L’immane lavoro” svolto nei mesi scorsi "ci spinge, oggi, ad affrontare con una strategia diversa la pandemia, concentrando l’attenzione, a livello nazionale,  esclusivamente su quelle misure volte a limitare le condotte e i comportamenti più direttamente riconducibili alla sfera delle relazioni sociali e ricreative,  attualmente veicolo – ce lo segnalano le evidenze epidemiologiche - di maggiore diffusione del virus. Ci manteniamo vigili e flessibili per valutare l’andamento della curva di questi  giorni, che registra comunque delle criticità”.

"Molte Regioni hanno introdotto misure più restrittive"
"Molte Regioni si sono già attivate per promuovere la procedura per pervenire a misure più restrittive rispetto a quelle contenute nel Dpcm". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nella sua informativa a Montecitorio elencando le decisioni di Lombardia, Campania e Lazio.

"Ritengo fondamentale, direi decisivo - sostiene Conte - il massimo coordinamento tra i diversi livelli di governo, secondo un metodo ispirato alla collegialità e alla  necessaria condivisione delle scelte, le quali - seppur differenziate per adattarsi al mutevole ed erratico andamento del contagio - devono comunque preservare i caratteri di  omogeneità e di coerenza, affinché non si smarrisca la ratio unitaria dell'intervento all'emergenza". 

"Scuola in presenza"
"Come ho già ricordato - ribadisce il Presidente del Consiglio - continueranno in presenza, non possiamo permetterci che uno dei principali assi portanti del paese, dove sono  riposte le migliori garanzie di un futuro migliore, possa subire ulteriori compromissioni, ulteriori sacrifici". "Solo per le scuole secondarie di secondo grado, sono previste modalità  ancora più flessibili di organizzazione dell'attività didattica, e la ministra Azzolina presiederà perché questo avvenga, che contemplano ingressi degli studenti scaglionati, a partire  dalle 9, con possibilità di ricorrere anche ai turni pomeridiani" ricorda Conte.

"Pronti a intervenire nuovamente se necessario"
Il presidente del Consiglio assicura poi che il governo mantiene alta la guardia sulla crescita dei contagi ed è pronto a "intervenire nuovamente se necessario" con ulteriori provvedimenti. 



Nessun aumento tasse, 5 miliardi per cig
Sul fronte della cassa integrazione invece il premier ricorda che sarà rifinanziata con " 5 miliardi di  euro" aggiungendo: "La manovra mira a tutelare la stabilità economica del  Paese, attraverso il mantenimento di un consistente stimolo fiscale alla nostra economia. Questo significa che non prevediamo nessun aumento delle imposte".  

Pochi deputati ad ascoltare Conte
Sono pochi i deputati presenti in aula per ascoltare le comunicazioni del premier alla Camera, da qualche giorno alle prese con  una impennata dei contagi tra gli stessi parlamentari. Sui banchi del governo, presenti i ministri D'Incà, Bonetti, Azzolina, Costa, Manfredi, Speranza. Nell'aula di Montecitorio, già  a capienza ridotta, si contano meno di un centinaio di deputati. Quasi vuoto il Transatlantico, cha da mesi funziona come l'aula con le postazioni per i parlamentari. I deputati in  missione, come ha spiegato il presidente Roberto Fico in apertura, sono 107. Dopo le comunicazioni del premier sono previsti gli interventi di tutti i Gruppi ma non è previsto alcun  voto.