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MONDO

Il "video di Uniqlo" diventato un caso in Cina

Coppia fa sesso nel camerino di una catena giapponese: il video fa il giro della Cina

Hanno fatto sesso nel camerino di una catena d'abbigliamento giapponese davanti ad uno specchio e allo smartphone del ragazzo, più impeganto a riprendere che a praticare l'atto. Poi la pubblicazione del filmato, integrale sul web, ha fatto diventare questi giovani la coppia più famosa della Cina. Il racconto del nostro corrispondente Marco Madinelli

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Una coppia di giovani cinesi fa sesso dentro un camerino della catena Uniqlo
di Marco MadinelliCina
Da due giorni sulla rete in Cina non si parla d’altro che del "video di Uniqlo”. Una coppia di giovani cinesi, dentro al camerino di un negozio di abbigliamento della catena giapponese Uniqlo a Pechino, non provano solo i vestiti, anzi li lasciano proprio sul pavimento. Un luogo particolare, tra le voci degli altri acquirenti, la musica e gli annunci degli sconti, forse non proprio romantico, ma c'è lo specchio a tutta parete. Lei rimira la proprie forme riflesse, mentre lui riprende con lo smartphone, e quando, al voyeur che c'è in loro, lo specchio non basta più, si guardano allo schermo del cellulare. Il video dura un minuto e dieci e lui (si presume) lo posta su weibo, il twitter cinese. La coppia diviene all’istante la più famosa di Cina, per acquistare in poche ore fama mondiale. Ora è scomparso dal web, il topic, l'argomento è diventato tabù, ma suoi cellulari continua a girare, così come i commenti sulla rete. La maggior parte sono boccacceschi. L’umorismo cinese di solito è piuttosto inventivo. Una delle poche voci a difesa della reputazione e della privacy della ragazza è quella di una nota attrice, Yi Nengjing. Denuncialo subito! Scrive tra l’altro l’attrice, rivolgendosi alla giovane e aggiunge: nessuno ha il diritto di diffondere la tua immagine nuda, i tuoi dati e nemmeno di prenderti in giro. E la esorta ad imparare a proteggersi.


Questi invece vi danno un'idea degli altri commenti:


Nel primo col nick, (letteralmente) “la puttana”, si legge: lo sapete che il video originale dura nove minuti? Se vi interessa lasciate la mail….

Nel secondo un manager commenta, tra l’altro: ieri sera gli internauti di tutta la Cina, in poche ore, hanno fatto gratuitamente pubblicità a Uniqlo per un valore di 15 milioni di yuan (oltre 2,2 milioni di euro). Non vi pare un sistema di vendita troppo volgare?

Infine nell'ultimo post Xu Tantan scrive (riassumiamo): Il fatto che tutti parlino di questo video testimonia del “vuoto spirituale”, ma anche passare tutto il giorno su Weibo è un vuoto dello spirito, è una malattia da curare.







Dalla diffusione del video, il negozio, a Sanlitun, il quartiere della “movida” pechinese, è diventato un luogo di pellegrinaggio, chi vuole vedere i camerini, chi li fotografa e chi invece si accontenta di un selfie davanti al luogo del delitto.



Tanto che Uniclo ha dovuto diffondere un comunicato, in cui dice di aver già denunciato l’accaduto alle autorità, prega i clienti di utilizzare i camerini in maniera appropriata e nega recisamente si sia trattato di una sua trovata pubblicitaria.

È interessante notare come nel polverone della pubblicità non sia finita la nota marca americana di cellulari ben riconoscibile dal logo sul retro.

È invece una concessionaria d'auto ad approfittarne.


Attira clienti offendo un “camerino mobile”, una delle loro auto, mettendo in risalto come siano più spaziose e meno esposte a sguardi indiscreti.

Infine un’altra ragazza ha scritto al suo parrucchiere,



Che me li fai i “boccoli alla Uniqlo”? e lui “certo non c’è problema”.

Come a dire il video è lo stesso per tutti, ma ognuno ci ha visto ciò che ha voluto...