MONDO
36 vittime
Corea del Sud, traghetto naufragato: recuperati altri corpi
I sommozzatori hanno estratto almeno tre corpi dal relitto sommerso. Angoscia per gli oltre 266 dispersi: sempre più flebili le speranze di ritrovarli vivi. Ancora ignote le cause che della sciagura. Al timone c'era una ragazza di 26 anni. Arrestato il comandante

L'annuncio lo ha dato la Guardia Costiera della Corea del Sud: i sommozzatori hanno recuperato dal relitto affondato i primi corpi delle persone disperse che erano sul traghetto naufragato mercoledì scorso con a bordo 476 persone. "I sommozzatori hanno rotto l'oblò di una cabina poco prima di mezzanotte (ora locale) e hanno estratto tre corpi", ha fatto sapere un ufficiale della Guardia Costiera. Si tratta di due uomini e di una persona sul cui genere non si hanno ancora informazioni. I tre indossavano il giubbotto di salvataggio.
Il bilancio aggiornato, per ora, è di 36 vittime. E' l'ultimo bollettino dopo la quarta giornata di ricerche dei dispersi del ferry affondato: sono oltre 650 i sommozzatori della Marina e della Guardia Costiera impegnati, insieme a decine di volontari, per ritrovare le 266 persone di cui non si hanno notizie. Quelle tratte in salvo sono 174.
Nel palazzetto dello sport dove sono installati i maxischermi che mostrano le ricerche, le famiglie dei dispersi pregano, nella speranza di poter ritrovare i loro cari.
Ancora sono in corso le indagini per chiarire le cause dell'incidente. Secondo una prima ipotesi il traghetto potrebbe essere naufragato per una repentina manovra durante un inspiegabile cambio di rotta di quasi 90 gradi che in base alla lettura del sistema automatico di tracciamento (Ais) avrebbe spostato le 180 auto e i 152 container trasportati destabilizzando lo scafo. Non escluse le ipotesi su difetti di manutenzione o strutturali della nave, ampliata nel 2012, con la stazza portata da 6.000 a quasi 7.000 tonnellate per poter ospitare 100 passeggeri in più.
Il bilancio aggiornato, per ora, è di 36 vittime. E' l'ultimo bollettino dopo la quarta giornata di ricerche dei dispersi del ferry affondato: sono oltre 650 i sommozzatori della Marina e della Guardia Costiera impegnati, insieme a decine di volontari, per ritrovare le 266 persone di cui non si hanno notizie. Quelle tratte in salvo sono 174.
Nel palazzetto dello sport dove sono installati i maxischermi che mostrano le ricerche, le famiglie dei dispersi pregano, nella speranza di poter ritrovare i loro cari.
Ancora sono in corso le indagini per chiarire le cause dell'incidente. Secondo una prima ipotesi il traghetto potrebbe essere naufragato per una repentina manovra durante un inspiegabile cambio di rotta di quasi 90 gradi che in base alla lettura del sistema automatico di tracciamento (Ais) avrebbe spostato le 180 auto e i 152 container trasportati destabilizzando lo scafo. Non escluse le ipotesi su difetti di manutenzione o strutturali della nave, ampliata nel 2012, con la stazza portata da 6.000 a quasi 7.000 tonnellate per poter ospitare 100 passeggeri in più.