MONDO
Inghilterra
Ben Sansum, l'uomo che vive nel 1946
Ha fermato il suo tempo agli anni '40. Arredi della casa e vestiti di quel decennio, solo l'automobile è contemporanea

Il buio costante, il razionamento e le difficoltà dopo una guerra mondiale. Nessuno vorrebbe tornare indietro agli anni Quaranta. Solo Ben Sansum, un uomo di 35 anni, inglese, ha deciso di fermare il suo tempo a quel decennio, più precisamente al 1946, come documenta un reportage della Bbc.
Ossessionato dal periodo in cui regnava ancora Giorgio VI e sulla poltrona di primo ministro si alternavano Winston Churchill e Clement Attlee, Samsun ha comprato una casa vittoriana nel Cambridgeshire e ha iniziato ad arredarla in stile retrò. Una cucina Aga che riscalda un grande bollitore bianco, scatole di tè tipiche dei ‘forties’, un battitappeto Ewbank, un grammofono e i dischi di Vera Lynn sono gli oggetti che si trovano nell'appartamento a due piani, con bagno all'esterno. E nell'armadio immancabili i cappelli Borsalino, le ghette per le scarpe, maglioni-gilet, cravatte e papillon.
"Ho sempre amato il 1940; non c'era correttezza politica o la cultura del bere. Gli oggetti venivano fabbricati in Gran Bretagna ed erano costruiti per durare" spiega Sansum, che confessa anche l’unico ‘peccato’ di contemporaneità che ha dovuto concedersi per lavoro: “'Ho avuto una Morris 12, ma poi sono stato costretto a comprare una Meriva Vauxhall”.
Ossessionato dal periodo in cui regnava ancora Giorgio VI e sulla poltrona di primo ministro si alternavano Winston Churchill e Clement Attlee, Samsun ha comprato una casa vittoriana nel Cambridgeshire e ha iniziato ad arredarla in stile retrò. Una cucina Aga che riscalda un grande bollitore bianco, scatole di tè tipiche dei ‘forties’, un battitappeto Ewbank, un grammofono e i dischi di Vera Lynn sono gli oggetti che si trovano nell'appartamento a due piani, con bagno all'esterno. E nell'armadio immancabili i cappelli Borsalino, le ghette per le scarpe, maglioni-gilet, cravatte e papillon.
"Ho sempre amato il 1940; non c'era correttezza politica o la cultura del bere. Gli oggetti venivano fabbricati in Gran Bretagna ed erano costruiti per durare" spiega Sansum, che confessa anche l’unico ‘peccato’ di contemporaneità che ha dovuto concedersi per lavoro: “'Ho avuto una Morris 12, ma poi sono stato costretto a comprare una Meriva Vauxhall”.