AMBIENTE
Fan di tutto il mondo in lutto
New York. È morta Barry, gufo-star di Central Park
Molti durante la pandemia, passeggiando a distanza con la mascherina, trovavano nei suoi occhioni “un'incredibile gioia”

Stava volando basso Barry in cerca di cibo quando si è scontrata con un camioncino della manutenzione. L’incidente è avvento questa notte al Central Park a New York. A dare la notizia della morte della star del parco la BBC.
Pochi minuti e sui social di tutto il mondo si è scatenata un’ondata di messaggi di lutto. "La nostra devastazione per la perdita della bellissima Barry non si può esprimere a parole", si legge sull'account Twitter dedicato al gufo.
E già perché Barry non era una “gufa” qualsiasi. Era una femmina di allocco barrato, un rapace nordamericano della famiglia dei gufi, e si era fatta notare da un gruppo di ambientalisti. La sua casa era il bosco di querce, aceri e olmi di Central Park, tra Upper West Side e Harlem.
I fotografi la cercavano con i teleobiettivi, altri con i binocoli. Lei non volava via, non si nascondeva tra i rami. Era lì: grandi occhi neri, capoccione chiaro, piume striate grigie e marroni. Barry sembrava un gufo imbalsamato e non volava come gli altri gufi di notte, ma restava sveglia la mattina perché temeva un falco che si aggira sul parco.
Un gufo così non passa inosservato e Barry è diventata in pochissimo tempo la vera star del parco di New York. Una presenza che ha addolcito i residenti della Grande Mela durante la pandemia. Si passeggiava con mascherine e a distanza e lei era sempre lì con i suoi grandi occhi neri.
Pochi minuti e sui social di tutto il mondo si è scatenata un’ondata di messaggi di lutto. "La nostra devastazione per la perdita della bellissima Barry non si può esprimere a parole", si legge sull'account Twitter dedicato al gufo.
E già perché Barry non era una “gufa” qualsiasi. Era una femmina di allocco barrato, un rapace nordamericano della famiglia dei gufi, e si era fatta notare da un gruppo di ambientalisti. La sua casa era il bosco di querce, aceri e olmi di Central Park, tra Upper West Side e Harlem.
I fotografi la cercavano con i teleobiettivi, altri con i binocoli. Lei non volava via, non si nascondeva tra i rami. Era lì: grandi occhi neri, capoccione chiaro, piume striate grigie e marroni. Barry sembrava un gufo imbalsamato e non volava come gli altri gufi di notte, ma restava sveglia la mattina perché temeva un falco che si aggira sul parco.
Un gufo così non passa inosservato e Barry è diventata in pochissimo tempo la vera star del parco di New York. Una presenza che ha addolcito i residenti della Grande Mela durante la pandemia. Si passeggiava con mascherine e a distanza e lei era sempre lì con i suoi grandi occhi neri.
Some tributes to the BARRED OWL already chalked on the path underneath her hemlock in the Central Park Ramble. pic.twitter.com/GVeH440xXQ
— Manhattan Bird Alert (@BirdCentralPark) August 7, 2021