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CULTURA

Venezia

La Biennale e la complessità dei tempi interessanti

Presentata la 58a edizione dell'Esposizione internazionale d'arte, in programma dall'11 maggio al 24 novembre 

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Il presidente della Biennale, Baratta
Una Biennale discontinua, complessa, ambigua, stimolante: pronta per raccontare attraverso l'arte tutte le sfaccettature "interessanti" dei tempi che stiamo vivendo. E' stata presentata a Venezia la 58a Esposizione internazionale d'arte, significativamente intitolata "May You Live in Interesting Times": un progetto che prova ad affrontare il contemporaneo partendo dalla constatazione che non si può sfuggire al mondo in cui viviamo, ma che il racconto di questo mondo, come ha detto il presidente della Biennale Paolo Baratta, deve partire dalla "rivoluzione permanente" che ci viene portata dalle opere e, soprattutto, dagli artisti.

"Loro - ha detto Baratta ad askanews - la fanno continuamente questa rivoluzione, loro ci scuotono continuamente dalla tentazione nostra di rinchiuderci costantemente. Questo è degli artisti, è del pensiero filosofico, è della scienza, è di tutto quello che riguarda questa cosa che si chiama cultura: attenzione a non confondere noi stessi  con la marionetta che abbiamo fatto di noi, per compiacerci".

A curare la Biennale d'arte è stato chiamato il newyorchese Ralph Rugoff, che ha immaginato l'arte come guida al presente, articolando due "proposizioni" molto diverse tra loro all'interno della stessa Mostra internazionale, proprio per sottolineare il valore della complessità.

"La complessità - ci ha spiegato - nasce quando le cose cono connesse in una rete, con un gran numero di relazioni. In queste condizioni non è possibile isolare un singolo elemento come a se stante. Viviamo in un mondo nel quale sempre di più tutto è interconnesso, e questa è una delle cose che Leonardo da Vinci ha capito per primo: se vuoi essere un artista impara a osservare come ogni cosa è connessa alle altre. E io credo che gli artisti stiano continuando a fare la stessa operazione oggi".

Assunto centrale nella visione di Baratta, è quello che "i visitatori sono diventati il principale partner" della Biennale, e sono partner giovani, che continuano a crescere nei numeri.

"Se una Biennale deve esistere - ha aggiunto il presidente - non è per imitare quello che possono già fare altre strutture, ma per aiutare coloro che intendono visitarla nel trovarsi in una condizione molto particolare di fronte all'opera d'arte, in un dialogo sgombro da interferenze. L'idea di apertura vuol dire non avere dei propri mainstream, delle proprie linee guida dominate da un'ideologia o da un interesse. Noi dobbiamo cercare la fiducia del nostro interlocutore e del nostro  visitatore. E lui deve sapere che il campo è sgombro da queste cose, da interessi che sono non artistici".

"E' molto difficile - ha risposto Ralph Rugoff - ma una cosa che per me è molto importante è che il significato dell'arte sia in costante dialogo con il pubblico". "L'arte - gli ha fatto eco Paolo Baratta - è il nostro specchio per la parte che spesso abbiamo girato, perché non vogliamo vederlo davanti a noi". Quale che sia la definizione che si vuole abbracciare, la 58a Biennale d'arte di Venezia aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 11 maggio e si chiuderà il 24 novembre.

La Mostra si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l'Arsenale, includendo 79 artisti provenienti da tutto il mondo (due gli italiani, Ludovica Carlotta, che vive a Barcellona, e Lara Favaretto). La Mostra sarà affiancata da 90 partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i paesi presenti per la prima volta: Algeria, Ghana, Madagascar e Pakistan. La Repubblica Dominicana e la Repubblica del Kazakistan partecipano per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione. In programma anche 21 eventi collatarali e due progetti speciali.

Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane) sarà a cura di Milovan Farronato.