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MONDO

Lo sostengono esperti d'arte russi

Avanguardie russe a Mantova: "tutte opere false"

Dalla rivista The Art Newspaper Russia all'Enciclopedia d'avanguardia russa, tutti i critici sono concordi nel sostenere che le opere esposte a Mantova siano dei falsi. Gli organizzatori negano, ma è giallo sul curatore della mostra

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Numerosi autorevoli esperti hanno dichiarato che alla mostra "Avanguardie russe - dal cubofuturismo al suprematismo" (http://www.casadelmantegna.it/mostra_avanguardie.htm) in corso a Mantova siano esposti alcuni falsi, anzi qualcuno sostiene che tutti i quadri esposti siano falsi. A dirlo sono esperti dell’arte contemporanea citati dalla rivista russa The Art Newspaper Russia (http://www.theartnewspaper.ru/posts/466/).

Alla mostra sono esposti i quadri dei pittori Kasimir Malevic, David Burliuk, Natalja Goncarova, Aristark Lentulov, Nikolay Suetin, David Shterenberg, Aleksandr Kuprin, Vera Ermolaeva, Alexandr Rodchenko e altri. Andrei Sarabian, direttore editoriale dell’Enciclopedia d’avanguardia russa, dopo aver studiato il catalogo della mostra, ha dichiarato che “non suscita alcuna fiducia”. Anche la famosa storica d’arte russa Elena Basner ha messo in guardia per la presenza nella mostra dei falsi d’autore. Ancora più categorica la ricercatrice e curatrice scientifica dell’arte russa del XX secolo della Pinacoteca Tretyakov di Mosca, Tatiana Goriaceva: “E’ assolutamente evidente che tutte le opere esposte alla mostra sono false”. James Battervick, mercante d’arte londinese specializzato nell’avanguardia russa condivide questo parere, dichiarando: “Ogni quadro esposto alla mostra – è falso”.

Gli organizzatori della mostra non sono d’accordo con le conclusioni degli esperti russi e stranieri, affermando che sono stati gli esperti italiani ad aiutare a curare la mostra e che tutti i quadri esposti sono stati periziati nei laboratori del Politecnico di Milano. Uno dei curatori della mostra, Gianfranco Ferlisi, in una lettera inviata al quotidiano russo, ha dichiarato che “molti dei quadri dei grandi pittori russi finora sono stati sconosciuti al pubblico”, citando l’autorità di uno dei curatori della mostra, Arturo Schwarz. Quest’ultimo invece, in una dichiarazione separata allo stesso quotidiano russo ha dichiarato che “non ha niente a che fare con la mostra” poiché si era limitato soltanto a scrivere un saggio generico sull’avanguardia russa in occasione dell’inaugurazione della mostra. Secondo Ferlisi, i quadri degli avanguardisti russi per allestire la mostra sono stati raccolti “grazie alla sensibilità di un piccolo, ma raffinato gruppo di collezionisti privati”, definendo “un miracolo” la trovata delle opere d’arte. Rimane oscura e sconosciuta, però, sia la provenienza dei quadri sia la loro origine.