ITALIA
Operazione della polizia
No-Expo, scontri del 1 maggio a Milano: 10 arresti
Durante la manifestazione contro l'esposizione universale alcuni cittadini avrebbero commesso i reati di devastazione e saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e travisamento

Sono dieci le persone arrestate per le violenze commesse durante il corteo No- Expo del 1 maggio scorso a Milano. La polizia questa mattina ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini italiani e stranieri, accusati di devastazione e saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e travisamento.
I fermati sono cinque milanesi appartenenti alla locale area anarchica, già noti agli agenti della Digos, e cinque anarchici greci. Tre milanesi, un comasco e un greco sono invece indagati a piede libero. I fermati sono stati individuati dall'analisi di tutti i filmati realizzati durante il corteo dagli agenti della Scientifica e di quelli delle telecamere di sicurezza lungo tutto il percorso della manifestazione.
Erano "compattati in modo da formare un unico blocco nero", i circa "300 soggetti" che lo scorso 1 maggio hanno messo a ferro e fuoco il centro di Milano durante il corteo dei cosiddetti "No Expo", ha sottolineato il gip di Milano, Donatella Banci Buonamici, nell'ordinanza di custodia cautelare.
I responsabili degli scontri e degli incidenti, precisa il giudice nel provvedimento, non appartengono all'area No Tav. Sono "squatter non localizzati in centri sociali specifici di Milano" ma comunque vicini al "locale circuito anarchico".
I fermati sono cinque milanesi appartenenti alla locale area anarchica, già noti agli agenti della Digos, e cinque anarchici greci. Tre milanesi, un comasco e un greco sono invece indagati a piede libero. I fermati sono stati individuati dall'analisi di tutti i filmati realizzati durante il corteo dagli agenti della Scientifica e di quelli delle telecamere di sicurezza lungo tutto il percorso della manifestazione.
Erano "compattati in modo da formare un unico blocco nero", i circa "300 soggetti" che lo scorso 1 maggio hanno messo a ferro e fuoco il centro di Milano durante il corteo dei cosiddetti "No Expo", ha sottolineato il gip di Milano, Donatella Banci Buonamici, nell'ordinanza di custodia cautelare.
I responsabili degli scontri e degli incidenti, precisa il giudice nel provvedimento, non appartengono all'area No Tav. Sono "squatter non localizzati in centri sociali specifici di Milano" ma comunque vicini al "locale circuito anarchico".