ITALIA
Aperta un'inchiesta
Napoli, bambina di 8 mesi muore il giorno dopo le dimissioni dall'ospedale
La famiglia di una bimba presenta un'esposto alla polizia. La piccola era stata ricoverata l'8 febbraio per problemi respiratori. A casa le sue condizioni si sono aggravate ed è deceduta appena arrivata al pronto soccorso

Era stata dimessa ieri dall’ospedale, oggi è morta dopo che le sue condizioni si erano aggravate e i genitori l'hanno riportata al presidio sanitario. La procura di Napoli ha aperto un’inchiesta sul decesso di una bimba di otto mesi, che era stata curata per problemi respiratori all’ospedale “Santobono”.
La famiglia si rivolge alla polizia
A segnalare il caso è stata la famiglia, che ha presentato un esposto alla polizia. La bambina era stata ricoverata l’8 febbraio per una bronchiolite legata a influenza e poi era stata dimessa dopo alcuni giorni. Quando questa mattina è arrivata al pronto soccorso, era in condizioni disperate e i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla. La Procura ha disposto il sequestro della documentazione sanitaria presso l'ospedale e acquisirà eventualmente la documentazione relativa a cure ricevute in precedenza a casa.
Indagini in corso
Gli investigatori della polizia hanno raccolto la testimonianza della pediatra della bimba. Anche i genitori, che risiedono nel quartiere di Ponticelli, alla periferia orientale della città, saranno ascoltati. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria.
La nota dell'ospedale
"La bambina di otto mesi giunta oggi presso il Pronto Soccorso del Santobono aveva lasciato ieri mattina l'ospedale, con criteri clinici e laboratoristici idonei
alla sua dimissibilità". Così una nota della direzione sanitaria dell'ospedale sulla morte della bimba.
"Al momento della dimissione - si sottolinea nel comunicato - la bambina, ricoverata 5 giorni prima per una bronchiolite, aveva un livello di saturazione di ossigeno ottimale pari al 98%. Alle 11 di questa mattina la bimba è stata accompagnata dai familiari con mezzi propri al Pronto Soccorso, in gravi
condizioni generali; i sanitari hanno provveduto immediatamente a mettere in atto tutte le manovre salvavita possibili per circa 40 minuti, senza ottenere però alcun esito positivo".
"Prima ancora dell'intervento della magistratura - evidenzia la direzione dell'azienda -, i sanitari dell'ospedale pediatrico avevano fatto richiesta di un riscontro diagnostico, utile a chiarire le cause dell'accaduto".
La famiglia si rivolge alla polizia
A segnalare il caso è stata la famiglia, che ha presentato un esposto alla polizia. La bambina era stata ricoverata l’8 febbraio per una bronchiolite legata a influenza e poi era stata dimessa dopo alcuni giorni. Quando questa mattina è arrivata al pronto soccorso, era in condizioni disperate e i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla. La Procura ha disposto il sequestro della documentazione sanitaria presso l'ospedale e acquisirà eventualmente la documentazione relativa a cure ricevute in precedenza a casa.
Indagini in corso
Gli investigatori della polizia hanno raccolto la testimonianza della pediatra della bimba. Anche i genitori, che risiedono nel quartiere di Ponticelli, alla periferia orientale della città, saranno ascoltati. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria.
La nota dell'ospedale
"La bambina di otto mesi giunta oggi presso il Pronto Soccorso del Santobono aveva lasciato ieri mattina l'ospedale, con criteri clinici e laboratoristici idonei
alla sua dimissibilità". Così una nota della direzione sanitaria dell'ospedale sulla morte della bimba.
"Al momento della dimissione - si sottolinea nel comunicato - la bambina, ricoverata 5 giorni prima per una bronchiolite, aveva un livello di saturazione di ossigeno ottimale pari al 98%. Alle 11 di questa mattina la bimba è stata accompagnata dai familiari con mezzi propri al Pronto Soccorso, in gravi
condizioni generali; i sanitari hanno provveduto immediatamente a mettere in atto tutte le manovre salvavita possibili per circa 40 minuti, senza ottenere però alcun esito positivo".
"Prima ancora dell'intervento della magistratura - evidenzia la direzione dell'azienda -, i sanitari dell'ospedale pediatrico avevano fatto richiesta di un riscontro diagnostico, utile a chiarire le cause dell'accaduto".