ITALIA
Il presidente dello Sportin Locri si dice turbato
Sporting Locri: "La mia decisione è quella di chiudere. Non ho la serenità per proseguire"
Il presidente Ferdinando Armeni: "Non ho la serenità giusta per proseguire le attività dello Sporting Locri perché quanto accaduto ha turbato la mia vita personale", "la stessa società è disposta ad incontrarsi con le istituzioni e con gli organi che si sono proposti di rilevare il gruppo a costo zero e senza alcun debito"

Il presidente della società di calcio a 5 femminile di Locri, Ferdinando Armeni, a cui nei giorni scorsi sono state rivolte delle minacce, non ha nessuna intenzione di continuare l'avventura sportiva: "Non ho la serenità giusta per proseguire le attività dello Sporting Locri perché quanto accaduto ha turbato la mia vita personale. Confido nelle forze dell'ordine affinché si faccia luce su quanto è successo" Così si è espresso in una nota stampa.
"Auspico che le ragazze dello Sporting, insieme allo staff tecnico - prosegue il comunicato - possano scendere in campo il 10 gennaio perché so benissimo che è importante reagire e non cedere alle intimidazioni, ma al momento la mia decisione è quella di chiudere. Per questo ho espresso la possibilità di cedere la squadra affinché questa realtà continui a vivere". Poi precisa: "La stessa società é disposta ad incontrarsi con le istituzioni e con gli organi che si sono proposti di rilevare il gruppo a costo zero e senza alcun debito".
Il presidente Armeni sottolinea che "si tratta di una decisione condivisa da tutti i componenti della società dell'Asd Sporting Locri" e "chiede massimo rispetto per una vicenda che è stata bistrattata su alcuni media", mentre ringrazia le testate giornalistiche serie che hanno dato voce al caso. Si ringrazia inoltre l'intera Nazione, i cittadini, le comunità, il mondo dello sport nazionale con le massime Autorità, le istituzioni politiche e religiose ed il mondo delle associazioni che hanno espresso vicinanza al gruppo".
In un'intervista a Repubblica, Armeni aveva assicurato: "Io non ho ancora preso una decisione, ma una cosa la posso dire: le ragazze il 10 gennaio saranno in campo contro la Lazio".
"Auspico che le ragazze dello Sporting, insieme allo staff tecnico - prosegue il comunicato - possano scendere in campo il 10 gennaio perché so benissimo che è importante reagire e non cedere alle intimidazioni, ma al momento la mia decisione è quella di chiudere. Per questo ho espresso la possibilità di cedere la squadra affinché questa realtà continui a vivere". Poi precisa: "La stessa società é disposta ad incontrarsi con le istituzioni e con gli organi che si sono proposti di rilevare il gruppo a costo zero e senza alcun debito".
Il presidente Armeni sottolinea che "si tratta di una decisione condivisa da tutti i componenti della società dell'Asd Sporting Locri" e "chiede massimo rispetto per una vicenda che è stata bistrattata su alcuni media", mentre ringrazia le testate giornalistiche serie che hanno dato voce al caso. Si ringrazia inoltre l'intera Nazione, i cittadini, le comunità, il mondo dello sport nazionale con le massime Autorità, le istituzioni politiche e religiose ed il mondo delle associazioni che hanno espresso vicinanza al gruppo".
In un'intervista a Repubblica, Armeni aveva assicurato: "Io non ho ancora preso una decisione, ma una cosa la posso dire: le ragazze il 10 gennaio saranno in campo contro la Lazio".