ECONOMIA
Fonti europee respingono la critica di Lufthansa
Alitalia - Etihad, per la Ue non è aiuto di Stato
A Bruxelles si fa riferimento all'articolo 107 del Trattato che parla di 'aiuti di Stato da parte di uno Stato membro della Ue', quindi non Paesi terzi. Positivo il commento di Cgil e Cisl per la trattativa sbloccata

'No comment' dalla Commissione Ue alla critica di Lufthansa ad Alitalia ed Etihad: al momento “esaminiamo l'aumento di capitale e seguiamo ogni sviluppo”. Con queste parole un funzionario dell'organo esecutivo europeo ha commentato la polemica di Lufthansa sulla possibile alleanza tra Alitalia e Etihad, considerata dai tedeschi un aiuto di Stato mascherato.
Una critica, quella della compagnia area tedesca di Lufthansa, che non troverebbe alcun fondamento anche dal punto di visto giuridico. Sempre fonti europee fanno notare infatti che l'articolo 107 del Trattato parla di 'aiuti di Stato da parte di uno Stato membro della Ue', quindi non Paesi terzi.
I sindacati per ora non si sbilanciano molto ma tendono ad essere ottimisti. Il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, si dice convinto dell'esito positivo della trattativa mentre Susanna Camusso della Cgil invita a non scaricare sul tema del lavoro l'intesa con Etihad.
Lufthansa continua comunque a chiedere un intervento delle istituzioni europee per bloccare quelli che considera aiuti di stato. Martin Recken, portavoce di Lufthansa, sottolinea come, nonostante si tratti di un paese terzo, "Etihad è privata, vero ma è controllata interamente dall'Arabia Saudita. E quindi si può definire aiuto di Stato. Per poter competere nel mercato globale occorre ridurre i costi e avere in Europa una concorrenza equa e leale".
Una critica, quella della compagnia area tedesca di Lufthansa, che non troverebbe alcun fondamento anche dal punto di visto giuridico. Sempre fonti europee fanno notare infatti che l'articolo 107 del Trattato parla di 'aiuti di Stato da parte di uno Stato membro della Ue', quindi non Paesi terzi.
I sindacati per ora non si sbilanciano molto ma tendono ad essere ottimisti. Il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, si dice convinto dell'esito positivo della trattativa mentre Susanna Camusso della Cgil invita a non scaricare sul tema del lavoro l'intesa con Etihad.
Lufthansa continua comunque a chiedere un intervento delle istituzioni europee per bloccare quelli che considera aiuti di stato. Martin Recken, portavoce di Lufthansa, sottolinea come, nonostante si tratti di un paese terzo, "Etihad è privata, vero ma è controllata interamente dall'Arabia Saudita. E quindi si può definire aiuto di Stato. Per poter competere nel mercato globale occorre ridurre i costi e avere in Europa una concorrenza equa e leale".