ITALIA
Indagini in corso
Rovigo, nonno e nipote muoiono abbracciati. Il bimbo era ammalato. Ipotesi omicidio-suicidio
Ad avvistare i corpi senza vita è stato lo zio del bambino, un poliziotto, che stava facendo jogging. Il piccolo era gravemente malato e i due erano abbracciati

Dramma a Lendinara, in provincia di Rovigo. Un nonno di 73 anni e suo nipote di 5 sono stati trovati nelle acque del fiume Adigetto, morti probabilmente per annegamento.
Secondo quanto si è appreso, i corpi di nonno e nipote, quest' ultimo gravemente malato, sarebbero stati trovati abbracciati. Un elemento, quest'ultimo, che farebbe pensare agli investigatori che si tratti di un omicidio-suicidio da parte dell'anziano.
Lo ha sollevato dalla carrozzina, probabilmente gli ha dato un'ultima carezza, poi lo ha abbracciato forte e ha deciso il destino di entrambi gettandosi nel fiume. L'abbraccio, che legava nonno e nipote al momento dei ritrovamento, porterebbe i segni di un gesto estremo e di un atto d'amore, ma soprattutto della sofferenza, quella del piccolo malato, ma anche quella di nonno Danilo, che di tanto in tanto dava una mano ai genitori che abitano a Spinea, in provincia di Venezia, e che, come altri parenti, aveva imparato ad accudirlo e ad aiutarlo in tutto.
I corpi di nonno e nipote trovati dallo zio
A scoprire i due corpi è stato lo zio del bambino, un poliziotto appassionato di jogging e maratoneta, che aveva approfittato di una corsa per andare a prendere il piccolo per dare il cambio all'anziano. I genitori lo avevano infatti affidato ai parenti di Lendinara per andare ad un convegno, che si teneva a Perugia, proprio sulla malattia genetica che aveva colpito il bambino fin dalla nascita. Il poliziotto nella sua corsa ha trovato, lungo la strada, la carrozzina che ben conosceva ed ha subito pensato al peggio. Ha cominciato a seguire il corso del fiume cercando disperatamente i due ma quando li ha trovati, a pelo d'acqua abbracciati poco distante, non ha potuto fare nulla se non dare l'allarme.
Pm dovrà decidere se sarà necessaria l'autopsia
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco per portare a riva i due corpi, i carabinieri per le indagini di rito e raccogliere le testimonianze e il Pm di turno della Procura di Rovigo, Monica Bombara. Intanto venivano avvisati, con tutte le cautele del caso, i genitori del piccolo che hanno immediatamente lasciato Perugia per andare a Lendinara. Ora spetterà al Pm decidere se sarà necessaria l'autopsia sulle due salme per accertare in modo definitivo che nonno e nipote sono morti per annegamento.
Secondo quanto si è appreso, i corpi di nonno e nipote, quest' ultimo gravemente malato, sarebbero stati trovati abbracciati. Un elemento, quest'ultimo, che farebbe pensare agli investigatori che si tratti di un omicidio-suicidio da parte dell'anziano.
Lo ha sollevato dalla carrozzina, probabilmente gli ha dato un'ultima carezza, poi lo ha abbracciato forte e ha deciso il destino di entrambi gettandosi nel fiume. L'abbraccio, che legava nonno e nipote al momento dei ritrovamento, porterebbe i segni di un gesto estremo e di un atto d'amore, ma soprattutto della sofferenza, quella del piccolo malato, ma anche quella di nonno Danilo, che di tanto in tanto dava una mano ai genitori che abitano a Spinea, in provincia di Venezia, e che, come altri parenti, aveva imparato ad accudirlo e ad aiutarlo in tutto.
I corpi di nonno e nipote trovati dallo zio
A scoprire i due corpi è stato lo zio del bambino, un poliziotto appassionato di jogging e maratoneta, che aveva approfittato di una corsa per andare a prendere il piccolo per dare il cambio all'anziano. I genitori lo avevano infatti affidato ai parenti di Lendinara per andare ad un convegno, che si teneva a Perugia, proprio sulla malattia genetica che aveva colpito il bambino fin dalla nascita. Il poliziotto nella sua corsa ha trovato, lungo la strada, la carrozzina che ben conosceva ed ha subito pensato al peggio. Ha cominciato a seguire il corso del fiume cercando disperatamente i due ma quando li ha trovati, a pelo d'acqua abbracciati poco distante, non ha potuto fare nulla se non dare l'allarme.
Pm dovrà decidere se sarà necessaria l'autopsia
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco per portare a riva i due corpi, i carabinieri per le indagini di rito e raccogliere le testimonianze e il Pm di turno della Procura di Rovigo, Monica Bombara. Intanto venivano avvisati, con tutte le cautele del caso, i genitori del piccolo che hanno immediatamente lasciato Perugia per andare a Lendinara. Ora spetterà al Pm decidere se sarà necessaria l'autopsia sulle due salme per accertare in modo definitivo che nonno e nipote sono morti per annegamento.