SPORT
Sei Nazioni, seconda giornata
Italrugby travolta a Dublino, l'Irlanda ci batte 56-19
Dopo la sconfitta nell'esordio casalingo contro l'Inghilterra, arriva anche il ko contro i fortissimi verdi. Match già segnato a metà primo tempo, con gli avversari avanti 21-0. Ripresa più combattuta con le mete azzurre di Allan. Gori e Minozzi, ma il passivo è pesante

Troppa differenza di spessore e l’Irlanda scherza con l’Italia nella seconda giornata del Torneo Sei Nazioni. All’ Aviva Stadium di Dublino finisce 49-14 per i verdi una partita mai in discussione, in cui gli azzurri incassano 7 mete e quasi mai impensieriscono veramente gli avversari. Il bilancio dei confronti nella competizione diventa così di diciotto vittorie irlandesi contro una italiana. Gli azzurri del ct Conor O’Shea (irlandese) erano chiamati a un compito improbo, contro una delle formazioni maggiormente accreditate per il successo finale. Confermati i dubbi scaturiti dalla sconfitta con l’Inghilterra nella gara d’esordio all’Olimpico domenica scorsa.
La resistenza azzurra dura 11’, quando una strenua difesa dell’ultimo metro salta sulla percussione di Henshaw che schiaccia in meta vicinissimo ai pali; un gioco da ragazzi la trasformazione di Sexton. Passano 3’ e Murray vola sulla sinistra per altri 5 punti verdi; Sexton non fallisce neppure da posizione decentrata. Altra capitolazione al 21’, per mano di Aki, in un’azione scaturita da un fallo laterale e da una penetrazione simile alla prima meta; con la trasformazione del numero 10 d’Irlanda siamo sotto 21-0. Prima del riposo, Aki ruba palla agli azzurri sulla destra e manda in meta Earls; il mediano d’apertura dei verdi non fallisce neppure stavolta per il 28-0 che ci porta all’intervallo.
In apertura di ripresa, è di nuovo Henshaw a fa breccia nel dispositivo difensivo azzurro e a schiacciare vicino ai pali, per la facilissima trasformazione del solito Sexton. Per nostra fortuna, l’arbitro Poite interrompe fortuitamente col petto uno scambio tra i verdi che stava per mandare in meta Kearney. Al 53’, è il capitano Best a cadere oltre l’estrema linea dell’Italia, festeggiando così il suo cap numero 104 in nazionale; la trasformazione questa volta tocca a Carbery che non manca il suo primo calcio per il 42-0. In un ribaltamento di fronte arriva la meta azzurra: Castello apre per Allan che si invola da solo a schiacciare, il quale Allan trasforma poi tra i pali, alleggerendo il passivo in 42-7. Ma l’Irlanda non batte ciglio e con Stockdale riallunga subito con una meta praticamente tra i pali che rende una formalità i 2 punti su calcio di Carbery. C’è spazio per le azioni azzurre però: Minozzi e Parisse partono sulla sinistra, il passaggio verso l’interno del capitano non è impeccabile, ma sul rimbalzo Gori trova il tempo per tuffarsi oltra le linea dei verdi; la trasformazione di Alla ci porta sul 49-14. Al 7’ meta di Strockdale che capitalizza un suo intercetto sulla fascia sinistra; Carbery arrotonda. In un finale con squadre stanche, trova gloria anche Minozzi per la terza meta azzurra, di cui Allan però fallisce la trasformazione.
La resistenza azzurra dura 11’, quando una strenua difesa dell’ultimo metro salta sulla percussione di Henshaw che schiaccia in meta vicinissimo ai pali; un gioco da ragazzi la trasformazione di Sexton. Passano 3’ e Murray vola sulla sinistra per altri 5 punti verdi; Sexton non fallisce neppure da posizione decentrata. Altra capitolazione al 21’, per mano di Aki, in un’azione scaturita da un fallo laterale e da una penetrazione simile alla prima meta; con la trasformazione del numero 10 d’Irlanda siamo sotto 21-0. Prima del riposo, Aki ruba palla agli azzurri sulla destra e manda in meta Earls; il mediano d’apertura dei verdi non fallisce neppure stavolta per il 28-0 che ci porta all’intervallo.
In apertura di ripresa, è di nuovo Henshaw a fa breccia nel dispositivo difensivo azzurro e a schiacciare vicino ai pali, per la facilissima trasformazione del solito Sexton. Per nostra fortuna, l’arbitro Poite interrompe fortuitamente col petto uno scambio tra i verdi che stava per mandare in meta Kearney. Al 53’, è il capitano Best a cadere oltre l’estrema linea dell’Italia, festeggiando così il suo cap numero 104 in nazionale; la trasformazione questa volta tocca a Carbery che non manca il suo primo calcio per il 42-0. In un ribaltamento di fronte arriva la meta azzurra: Castello apre per Allan che si invola da solo a schiacciare, il quale Allan trasforma poi tra i pali, alleggerendo il passivo in 42-7. Ma l’Irlanda non batte ciglio e con Stockdale riallunga subito con una meta praticamente tra i pali che rende una formalità i 2 punti su calcio di Carbery. C’è spazio per le azioni azzurre però: Minozzi e Parisse partono sulla sinistra, il passaggio verso l’interno del capitano non è impeccabile, ma sul rimbalzo Gori trova il tempo per tuffarsi oltra le linea dei verdi; la trasformazione di Alla ci porta sul 49-14. Al 7’ meta di Strockdale che capitalizza un suo intercetto sulla fascia sinistra; Carbery arrotonda. In un finale con squadre stanche, trova gloria anche Minozzi per la terza meta azzurra, di cui Allan però fallisce la trasformazione.