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MONDO

Terrore in Germania

Diciottenne tedesco-iraniano fa strage nel centro commerciale a Monaco di Baviera: 9 morti

L'attentatore avrebbe gridato: "Sono tedesco, maledetti stranieri" Almeno dieci i feriti. Il giovane, dopo aver ucciso 9 persone, si è tolto la vita. Per ore bloccate metropolitana, bus e treni, evacuata la stazione centrale. Al momento gli inquirenti non fanno ipotesi sui motivi del gesto. In mattinata nuova conferenza stampa

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E' stato un 18enne tedesco-iraniano a fare strage nel centro commerciale Olympia di a Monaco di Baviera. Il giovane, che era nato in Germania e viveva con i genitori, ha ucciso 9 persone prima di togliersi la vita. Al momento le autorità tedesche non hanno ancora stabilito i motivi della carneficina e hanno utilizzato il termine "sparatoria" per descrivere la strage. Ventuno le persone rimaste ferite, tre in modo grave. 

Perquisita la casa dell'attentatore
L'abitazione della famiglia del 18enne tedesco-iraniano è stata perquisita fino alle 2 della notte scorsa dalla polizia. Il padre e' stato portato in commissariato per essere interrogato. Lo riferisce la Bild. Vicini hanno riferito che l'assassino era un ragazzo assolutamente normale e tranquillo. 

Per ore si è temuto si trattasse di un commando
Gli inquirenti, che hanno tenuto una conferenza stampa in piena notte e si apprestano in giornata a dare nuove comunicazioni ai media, hanno affermato che tutto lascia ritenere che il giovane attentatore abbia agito da solo. Ma per ore la città di Monaco è stata blindata. Le autorità, temendo che si trattasse di un commando di due-tre persone ad aver aperto il fuoco sulla gente presente nel centro commerciale, avevano lanciato una gigantesca caccia all'uomo. 

Tristi analogie
Il centro commerciale Olympia si trova nella zona dell'ex villaggio olimpico del 1972, colpito dall'attacco dei palestinesi di Settembre nero agli atleti israeliani, costato la vita a 17 persone. La strage a Monaco cade inoltre nel quinto anniversario del massacro di Oslo e Utoya, compiuto il 22 luglio del 2011 dall'estremista di destra norvegese Anders Behring Breivik, in cui furono uccise 77 persone. E non è detto che si tratti di una semplice coincidenza.

Un attentatore: sono tedesco, maledetti stranieri 
Secondo alcuni testimoni, mentre sparava l'attentatore avrebbe gridato: "Sono tedesco, stranieri di merda". Anche alla luce di questo, gli inquirenti non si sbilanciano e affermano che non vi sono per ora elementi che facciano pensare a una matrice islamica dell'attacco.

Città paralizzata
Durante la caccia all'uomo scatenata subito dopo la strage, tutti i trasporti locali di Monaco - treni, autobus, metropolitana - sono stati sospesi per ordine della polizia. La stazione centrale è stata evacuata: interrotti tutti gli arrivi e le partenze di treni dal capoluogo bavarese. I treni sono stati fermati prima di entrare in città: allestite carrozze-letto nelle stazioni limitrofe per i viaggiatori bloccati. Molti i turisti che erano rimasti bloccati a Monaco, impossibilitati a lasciare la città e alla ricerca di un a stanza d'albergo o un altro posto dove passare la notte. Per dare accoglienza a chiunque ne avesse bisogno, le moschee cittadine sono rimaste aperte tutta la notte.

Caccia all'uomo
"Al momento non sappiamo dove si trovino gli assalitori. Prestate attenzione ed evitate i luoghi pubblici", era il messaggio diffuso dalle forze dell'ordine, che invitavano la popolazione a restare in casa. La polizia, così come era accaduto in Belgio durante le recenti operazioni antiterrorismo, aveva inoltre invitato non postare sui social network immagini delle operazioni in corso. La polizia di Monaco per l'occasione ha anche aperto una piattaforma informatica su cui ha chiesto di caricare tutti i video e le foto ripresi durante la strage. Ogni elemento sarà utile alle indagini. 
Nel capoluogo della Baviera era stato proclamato lo stato di emergenza. In città sono arrivati rinforzi della polizia da tutta la regione e dai Laender vicini; richiamati in servizio negli ospedali medici e infermieri. Posti di blocco e controlli rafforzati anche fuori città e ai confini della Germania.

Vertice straordinario a Berlino. La solidarietà di Renzi, Hollande, Obama
Il governo tedesco ha tenuto un vertice straordinario a Berlino. Il ministro dell'Interno, De Maiziere, volato negli Stati Uniti, è rientrato in patria. Solidarietà alla Germania dal presidente del Consiglio, Renzi, dal presidente francese Hollande e dal capo della Casa Bianca, Obama. 

Il presidente Gauck: inorridito dall'attacco, dobbiamo restare uniti
Il presidente tedesco Joachim Gauck si è detto "profondamente inorridito" dall'"attacco omicida" nel centro commerciale. Lo si legge in un comunicato della presidenza tedesca citato dalla Dpa. "Dobbiamo essere tutti uniti e dare il massimo appoggio a chi protegge e salva le vite", ha aggiunto.







Lunedì scorso l'attacco sul treno a Wurzburg 
E' la seconda volta in pochi giorni che la Germania si trova a fare i conti con il terrorismo. Lunedì in Baviera un 17enne rifugiato afghano aveva attaccato alcune persone su un treno con un'ascia e da allora le autorità hanno avvisato che potrebbero esserci altri attacchi. Sia sui treni sia nel paese in generale. L'assalto era stato rivendicato dall'Isis.