ECONOMIA
Borse, azzerato il rimbalzo. Lo spread scende sotto quota 200

Le borse europee rimangono in salita, anche se hanno perso un po' di slancio rispetto all'apertura: +0,75% per l'indice Eurostoxx50, che rappresenta i principali 50 titoli dell'Eurozona.
Il Ftse Mib di Milano è sceso di poco sotto la parità, per risalire al +0,20%. Fanno meglio il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,8%) e il Cac40 di Parigi (+1%).
Gli investitori guardano alle misure di stimolo di governi e banche centrali.
In evidenza le misure del governo, che dovrebbero arrivare a 25 miliardi. Tra queste, il ministro Gualtieri ha annunciato interventi «per sostenere il settore bancario nel rafforzamento dei bilanci attraverso incentivi che liberino nuovo capitale bancario a sostegno di nuova finanza per le imprese e per le famiglie».
Questa mattina la Banca d'Inghilterra ha tagliato i tassi dello 0,50% per supportare imprese e famiglie, seguendo la strada tracciata dalla Fed statunitense.
Domani la Bce potrebbe annunciare nuove misure di sostegno all'erogazione del credito.
La reazione sui titoli di Stato è stata relativamente tranquilla: lo spread tra Btp e Bund è in calo, a 194 punti base. Ieri era a 217 punti, lunedì a 224, quando era salito in un solo giorno di 44 punti.
Il calo dello spread avviene nonostante un responso non buono per le casse dello Stato dell'asta dei Bot di oggi. Assegnati annuali per 6,5 miliardi di euro, rendimento balza di 39 centesimi, e torna positivo per la prima volta dallo scorso agosto.
A Piazza Affari salgono soprattutto i titoli bancari. Male invece gli industriali.
Miglior titolo Terna, maggiore ribasso per Atlantia (-4%). Ieri aveva perso l'8%. Prevale l'incertezza sul fronte delle trattative con il governo sul futuro di Aspi.
Ieri l'indice Ftse Mib di Milano aveva chiuso con un calo del 3 per cento, dopo il -11 di lunedì.
E' invece riuscito il recupero di Wall Street, anche perché in serata Donald Trump ha annunciato la volontà di azzerare per quest'anno le tasse sui salari. Servirà per un voto del Congresso. I future sugli indici sono in ribasso del 2,50 per cento e anticipano un'avvio di seduta con il segno meno.
Il Ftse Mib di Milano è sceso di poco sotto la parità, per risalire al +0,20%. Fanno meglio il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,8%) e il Cac40 di Parigi (+1%).
Gli investitori guardano alle misure di stimolo di governi e banche centrali.
In evidenza le misure del governo, che dovrebbero arrivare a 25 miliardi. Tra queste, il ministro Gualtieri ha annunciato interventi «per sostenere il settore bancario nel rafforzamento dei bilanci attraverso incentivi che liberino nuovo capitale bancario a sostegno di nuova finanza per le imprese e per le famiglie».
Questa mattina la Banca d'Inghilterra ha tagliato i tassi dello 0,50% per supportare imprese e famiglie, seguendo la strada tracciata dalla Fed statunitense.
Domani la Bce potrebbe annunciare nuove misure di sostegno all'erogazione del credito.
La reazione sui titoli di Stato è stata relativamente tranquilla: lo spread tra Btp e Bund è in calo, a 194 punti base. Ieri era a 217 punti, lunedì a 224, quando era salito in un solo giorno di 44 punti.
Il calo dello spread avviene nonostante un responso non buono per le casse dello Stato dell'asta dei Bot di oggi. Assegnati annuali per 6,5 miliardi di euro, rendimento balza di 39 centesimi, e torna positivo per la prima volta dallo scorso agosto.
A Piazza Affari salgono soprattutto i titoli bancari. Male invece gli industriali.
Miglior titolo Terna, maggiore ribasso per Atlantia (-4%). Ieri aveva perso l'8%. Prevale l'incertezza sul fronte delle trattative con il governo sul futuro di Aspi.
Ieri l'indice Ftse Mib di Milano aveva chiuso con un calo del 3 per cento, dopo il -11 di lunedì.
E' invece riuscito il recupero di Wall Street, anche perché in serata Donald Trump ha annunciato la volontà di azzerare per quest'anno le tasse sui salari. Servirà per un voto del Congresso. I future sugli indici sono in ribasso del 2,50 per cento e anticipano un'avvio di seduta con il segno meno.