Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-aba618d0-2bcf-4672-ac45-e3b360eeb6df.html | rainews/live/ | true
MONDO

Detenuto in Germania

Catalogna, Puigdemont resta in cella in attesa della decisione sull'estradizione

Le autorità tedesche hanno deciso di mantenerlo in carcere dopo l'interrogatorio avvenuto oggi nello Schleswig-Holstein, in Germania

Condividi
Resta in cella l'ex presidente catalano Carles Puigdemont, dopo l'interrogatorio di oggi davanti un giudice dello Schleswig-Holstein, in Germania, dopo essere stato arrestato poco dopo aver passato il confine dalla Danimarca. Davanti al giudice Puigdemont ha dovuto soltanto confermare la sua identità, successivamente le autorità tedesche hanno deciso di mantenerlo in carcere e dovranno scegliere se estradarlo in Spagna o meno. La carcerazione durerà fino a quando il tribunale regionale abbia deciso su quest'ultimo aspetto, come confermato dalla Ministro della Giustizia tedesca, Katarina Barley.


Avvocato Puigdemont, resterà in Germania 2-3 mesi
L'avvocato dell'ex-presidente catalano Carles Puigdemont, Jaume Alons Cuevillas, ha detto oggi di prevedere che resterà in Germnia, dove  è stato fermato ieri,  "due o tre mesi".  Il legale ha precisato che al momento non è previsto che  chieda l'asilo politico in Germania ma che "lo studieremo se sarà il caso".

Commissione Ue,nostra posizione non cambia
Sulla Catalogna "la nostra posizione non cambia", nemmeno alla luce dei recenti sviluppi. Lo ha detto un portavoce della Commissione, Alexander Winterstein, che malgrado le insistenti domande dei giornalisti non ha voluto commentare gli arresti degli ultimi giorni e il fermo dell'ex presidente Carles Puigdemont. "Se mi chiedete di sviluppi giudiziari, non li commentiamo", ha spiegato Winterstein.

Madrid, arresto Puigdemont è buona notizia 
Quella dell'arresto ieri in Germania del presidente catalano Carles Puigdemont è "una buona notizia" ha affermato oggi la vicepremier spagnola Soraya Saenz de Santamaria.    Secondo la 'numero due' del governo del premier Mariano Rajoy il fermo del leader catalano in esilio da 5 mesi dimostra che"nessuno può prendersi gioco indefinitamente della giustizia" spagnola.

Berlino, Spagna stato di diritto, soluzione spetta a Madrid
"La Spagna è uno stato di diritto democratico. Il conflitto catalano si deve risolvere all'interno dell'ordinamento del diritto e della costituzione spagnola". Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda in conferenza stampa sull'arresto e la possibile consegna del leader catalano Carles Puigdemont a Madrid. "Qui si tratta di un procedimento che ha a che fare col diritto", e Puigdemont " accusato in Spagna di reati", ha aggiunto. "Il senso del mandato di cattura europeo  è che fondamentalmente le decisioni spettano agli enti della
giustizia", e questo si basa sulla "fiducia fra i reciproci ordinamenti della giustizia", ha affermato ancora Seibert. "Al
momento oltre questo non c'è nulla da aggiungere", ha concluso, rispondendo a una domanda su un possibile ruolo del governo nella decisione sulla consegna di Carles Puigdemont.

Proseguono le proteste, interrotto traffico autostrada
Proseguono le proteste in Catalogna contro l'arresto dell'ex-presidente Carles Puigdemont in Catalogna: gruppi di manifestanti hanno tagliato il traffico sull'autostrada A2 al confine fra la Catalogna e l'Aragona, vicino ad  Alcarras. Manifestazioni di protesta si sono svolte ieri sera in  diverse città catalane. Ci sono stati incidenti con la polizia, soprattutto a Barcellona e Lleida, che hanno fatto 100 feriti leggeri.

101 feriti lievi in incidenti di ieri, 6 fermi
Hanno fatto 101 feriti lievi gli incidenti in Catalogna fra polizia e manifestanti durante le proteste di ieri sera e della notte scorsa contro l'arresto dell'ex presidente catalano Carles Puigdemont in Germania. Sei persone sono state fermate. I servizi di emergenza medica Sem hanno indicato di avere assistito 93 persone a Barcellona, fra cui 23 agenti, per lo pi per contusioni, sette a Lleida e 1 a Tarragona. 

L'arresto
L'ex-presidente catalano in esilio Carles Puigdemont contro il quale la Spagna ha emesso una nuova euro-richiesta di arresto ed estradizione,  è stato fermato dalla polizia tedesca mentre attraversava in auto la frontiera fra la Danimarca e la Germania, proveniente dalla Finlandia e diretto in Belgio, dove risiede: lo ha indicato a Efe il suo avvocato
Jaume Alonso- Cuevillas.  Puigdemont  stato fermato alle 11.19 di ieri su un'autostrada dello Schleswig Holstein mentre procedeva in direzione sud proveniente dalla frontiera danese, ha confermato alla Efe un portavoce della polizia tedesca. L'ex presidente catalano Carles Puigdemont  è stato poi portato nella prigione di Neumunster, in
Germania, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa tedesca Dpa, citata da diversi media tedeschi. 
 

Secondo media tedeschi chiederà asilo alla Germania
Lo scrive, tra gli altri, la Welt citando il quotidiano "Kieler Nachrichten", il giornale della città di Kiel, a cui fa capo la procura che deve valutare il mandato d'arresto europeo contro Puigdemont. Il quotidiano cita fonti della procura e del governo regionale, lo Schleswig-Holstein, lo Stato federale in cui è stato arrestato; ma fa notare che le possibilità che la richiesta di asilo venga accolta sono scarse perché il mandato d'arresto europeo ha la precedenza sulla richiesta di asilo.

L'avvocato di Puigdemont: l'estradizione non è inevitabile
Jaume Alonso-Cuevillas, l'avvocato di Puigdemont, ha detto che l'ex presidente catalano era "pienamente consapevole" dei rischi che si assumeva viaggiando attraverso l'Europa per "internazionalizzare il conflitto" in Catalogna, ma ha avvertito che la sua estradizione dalla Germania non è "inevitabile". Parlando prima di volare in Germania, dove stamane è stato fermato Puigdemont, Cuevillas ha osservato che "tutti dicono che l'estradizione è inevitabile, ma non è così". Cuevillas, che non ha ancora parlato con Puigdemont, ha spiegato che una delle chiavi per la difesa di Puigdemont sarà dimostrare ai giudici tedeschi che l'ex president della Catalogna in Spagna non avrebbe le garanzie di un processo equo. "Sulla carta, il sistema giudiziario spagnolo è molto garantista, ma in questo processo (contro i leader del processo di indipendenza unilaterale;ndr) le garanzie non si vedono e dobbiamo mettere in evidenza la politicizzazione del processo".