CULTURA
Campi Flegrei
Cuma, l'antro della Sibilla chiuso per crolli. Anche il treno da Napoli qui non passa più
Siamo andati a vedere il territorio dei Campi Flegrei, a nord ovest di Napoli, caratterizzato da attività vulcaniche di diverso tipo ma anche da non pochi problemi: l'antro della Sibilla, ad esempio, riferimento importante da sempre, è inaccessibile per il crollo di un muro e soltanto entrare con le telecamere è difficile per lunghe autorizzazioni

"Un antro dove si può entrare per cento larghi accessi, per cento porte, da dove erompono i responsi della sibilla". Virgilio, nell'Eneide, parla così di Cuma, sede della Sibilla Cumana, la sacerdotessa di Apollo che svelò il destino all’eroe Enea. L'antro in cui, secondo il mito, ella riceveva coloro che l'interpellavano, è un luogo misterioso e affascinante: si tratta di un lungo corridoio di 131 metri a sezione trapezoidale, largo due metri e mezzo e alto cinque, scavato nel tufo e illuminato da sei aperture laterali, che conduce ad un ambiente arcuato finale. Cuma non è solo una leggenda, ma il punto di partenza della colonizzazione greca in Italia, da qui tutto iniziò 2700 anni fa.
Le meraviglie dell'area
Siamo andati nel territorio dei Campi Flegrei, a nord ovest di Napoli, caratterizzato da attività vulcaniche di diverso tipo, sorgenti termali, terre fertilissime e interessanti siti archeologici. Pozzuoli è la principale città del territorio: adagiata sull'omonimo golfo, conta oltre 100mila abitanti ed è località di grande interesse turistico e culturale. Comprende anche la località di Baia, uno dei luoghi di vacanza più apprezzati in epoca romana per il clima, le sorgenti termali e la bellezza della costa. L'antica città romana, sommersa dal bradisismo, è oggi tutelata nell'ambito di un parco archeologico marino, ed è osservabile a pochi metri dalla costa con apposite imbarcazioni con il fondo di vetro, oppure visitabile con attrezzature da sub.
Ci sono anche i numerosi laghi vulcanici che segnano tutto il territorio dei Campi Flegrei. Il Lago d'Averno, in prossimità della località Arco Felice, è la località flegrea citata da Omero e Virgilio perché anticamente ritenuta ingresso dell'Ade e dunque del regno dell'oltretomba; lungo la sua sponda orientale si può ancora ammirare il Tempio di Apollo, una grande sala termale coperta da una maestosa cupola del diametro di circa 40 metri.
I problemi dei Campi Flegrei
L'area è anche caratterizzata da non pochi problemi: l'antro della Sibilla è inaccessibile da tempo per il crollo di un muro, e soltanto entrare con le telecamere pare difficile per lunghe autorizzazioni, queste sono immagini amatoriali. Il mare è inquinato, la Foresta di Cuma è usata come sversatoio abusivo di rifiuti, la stazione della Circumflegrea che un tempo arrivava qui da Napoli in 15-20 minuti è chiusa da anni.
La Sibilla "torna" e "appare"
Con il "Progetto Sibilla", curato da Francesco Casale e Guido Liotti, due volontari impegnati nella valorizzazione della Foresta di Cuma, si è ricostruito il 24 giugno scorso un incontro con la pizia, che "ha lanciato un urlo di dolore per quanto accaduto alla sua terra". Una processione "mistica" di massa, a cui hanno partecipato un centinaio di persone, che è un pretesto per sensibilizzare le persone sui problemi di un luogo così ricco di storia troppo spesso dimenticato.
Le meraviglie dell'area
Siamo andati nel territorio dei Campi Flegrei, a nord ovest di Napoli, caratterizzato da attività vulcaniche di diverso tipo, sorgenti termali, terre fertilissime e interessanti siti archeologici. Pozzuoli è la principale città del territorio: adagiata sull'omonimo golfo, conta oltre 100mila abitanti ed è località di grande interesse turistico e culturale. Comprende anche la località di Baia, uno dei luoghi di vacanza più apprezzati in epoca romana per il clima, le sorgenti termali e la bellezza della costa. L'antica città romana, sommersa dal bradisismo, è oggi tutelata nell'ambito di un parco archeologico marino, ed è osservabile a pochi metri dalla costa con apposite imbarcazioni con il fondo di vetro, oppure visitabile con attrezzature da sub.
Ci sono anche i numerosi laghi vulcanici che segnano tutto il territorio dei Campi Flegrei. Il Lago d'Averno, in prossimità della località Arco Felice, è la località flegrea citata da Omero e Virgilio perché anticamente ritenuta ingresso dell'Ade e dunque del regno dell'oltretomba; lungo la sua sponda orientale si può ancora ammirare il Tempio di Apollo, una grande sala termale coperta da una maestosa cupola del diametro di circa 40 metri.
I problemi dei Campi Flegrei
L'area è anche caratterizzata da non pochi problemi: l'antro della Sibilla è inaccessibile da tempo per il crollo di un muro, e soltanto entrare con le telecamere pare difficile per lunghe autorizzazioni, queste sono immagini amatoriali. Il mare è inquinato, la Foresta di Cuma è usata come sversatoio abusivo di rifiuti, la stazione della Circumflegrea che un tempo arrivava qui da Napoli in 15-20 minuti è chiusa da anni.
La Sibilla "torna" e "appare"
Con il "Progetto Sibilla", curato da Francesco Casale e Guido Liotti, due volontari impegnati nella valorizzazione della Foresta di Cuma, si è ricostruito il 24 giugno scorso un incontro con la pizia, che "ha lanciato un urlo di dolore per quanto accaduto alla sua terra". Una processione "mistica" di massa, a cui hanno partecipato un centinaio di persone, che è un pretesto per sensibilizzare le persone sui problemi di un luogo così ricco di storia troppo spesso dimenticato.