MONDO
Inquinamento
Se lo smog di Los Angeles arriva dalla Cina
Secondo una ricerca internazionale i gas prodotti dalle industrie cinesi attraversano l'Oceano Pacifico e vanno a intaccare l'aria e l'acqua delle città della costa occidentale statunitense

L'inquinamento è un problema globale. Iniziano a rendersene conto gli Stati Uniti che lamentano il livello di smog aumentato nelle città della costa occidentale a causa dei gas prodotti dalle industrie cinesi. La denuncia è contenuta in una ricerca internazionale, riportata dal New York Times, condotta da un team di scienziati britannici, americani e cinesi.
Lo studio sulle industrie
Pubblicata sulla rivista della Accademia nazionale delle scienze Usa, l'indagine calcola per la prima volta l'effetto sull'ambiente statunitense sia della produzione di beni esclusivamente dedicati all'esportazione da parte della Cina sia dell' 'outsourcing' a Pechino delle industrie occidentali.
I gas che attraversano
Il rapporto stima che in un anno almeno un giorno ulteriore di smog intenso a Los Angels sia dovuto proprio alle emissioni di monossido di carbonio e ossido di idrogeno di aziende cinesi. I gas velenosi, infatti, volano attraverso l'oceano Pacifico grazie ai potenti venti chiamati 'westerlies', che "possono trasportare gli agenti contaminanti nel giro di pochi giorni - si legge nello studio - inducendo una pericolosa impennata nel tasso dei gas nell'aria".
Le particelle di carbone
Secondo uno dei co-autori della ricerca, Steven Davis, dell'Università della California, "polveri, ozono e frammenti di carbone si accumulano nelle valli e nelle acque degli Stati dell'Ovest". A suo avviso, particolarmente grave è la presenza di particelle di carbone nero in quanto il minerale non viene spazzato dalle piogge, resiste alle lunghe distanze, ed è collegato all'aumento dei rischi di asma,tumori, cardiopatie.
La legge del contrappasso
Usando un modello scientifico di calcolo chiamato 'GEOS-Chem', gli studiosi hanno concluso che nel 2006 la concentrazione di solfati negli Usa occidentali è aumentata del 2% così come la presenza di ozono e monossido di carbonio, per effetto diretto della produzione cinese. Il rapporto calcola anche che la produzione esclusivamente per l'esportazione negli Usa abbia avuto un impatto sulla qualità dell'aria cinese:contribuendo al 7.4% delle emissioni di diossido di sulfuro e al 4.6% di monossido di carbonio. Alla fine quindi, sembra quasi che a restituire agli Stati Uniti l'inquinamento prodotto in Cina sia stata la legge del contrappasso.
Lo studio sulle industrie
Pubblicata sulla rivista della Accademia nazionale delle scienze Usa, l'indagine calcola per la prima volta l'effetto sull'ambiente statunitense sia della produzione di beni esclusivamente dedicati all'esportazione da parte della Cina sia dell' 'outsourcing' a Pechino delle industrie occidentali.
I gas che attraversano
Il rapporto stima che in un anno almeno un giorno ulteriore di smog intenso a Los Angels sia dovuto proprio alle emissioni di monossido di carbonio e ossido di idrogeno di aziende cinesi. I gas velenosi, infatti, volano attraverso l'oceano Pacifico grazie ai potenti venti chiamati 'westerlies', che "possono trasportare gli agenti contaminanti nel giro di pochi giorni - si legge nello studio - inducendo una pericolosa impennata nel tasso dei gas nell'aria".
Le particelle di carbone
Secondo uno dei co-autori della ricerca, Steven Davis, dell'Università della California, "polveri, ozono e frammenti di carbone si accumulano nelle valli e nelle acque degli Stati dell'Ovest". A suo avviso, particolarmente grave è la presenza di particelle di carbone nero in quanto il minerale non viene spazzato dalle piogge, resiste alle lunghe distanze, ed è collegato all'aumento dei rischi di asma,tumori, cardiopatie.
La legge del contrappasso
Usando un modello scientifico di calcolo chiamato 'GEOS-Chem', gli studiosi hanno concluso che nel 2006 la concentrazione di solfati negli Usa occidentali è aumentata del 2% così come la presenza di ozono e monossido di carbonio, per effetto diretto della produzione cinese. Il rapporto calcola anche che la produzione esclusivamente per l'esportazione negli Usa abbia avuto un impatto sulla qualità dell'aria cinese:contribuendo al 7.4% delle emissioni di diossido di sulfuro e al 4.6% di monossido di carbonio. Alla fine quindi, sembra quasi che a restituire agli Stati Uniti l'inquinamento prodotto in Cina sia stata la legge del contrappasso.