POLITICA
L'ipotesi è quella di sequestro di persona
Caso Diciotti, si vota al Senato: dissidenti M5S sì al processo per Salvini
Per confermare il no al processo a Salvini, la proposta della Giunta firmata da Maurizio Gasparri, deve essere approvata a maggioranza assoluta, fissata a quota 161 voti

L'appuntamento oggi a Palazzo Madama non spaventa il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. "I senatori facciano secondo la loro coscienza, io mercoledì andrò a testa alta in Senato" ha detto a proposito del voto previsto in giornata sul caso Diciotti dove si conteranno i sì e i no dei senatori alla richiesta di procedere nei suoi confronti, fatta dai magistrati di Catania. L'ipotesi è quella di sequestro di persona, in merito alla vicenda dei 179 migranti 'bloccati' sulla nave della guardia costiera 'Diciotti' nel porto etneo lo scorso agosto per 5 giorni.
Salvini, è arrivato in Aula in mattinata, seduti al suo fianco, il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno e quello dell'agricoltura Gian Marco Centinaio. Salvini interverrà in aula verso le 11. A partire dalle 11.50 sono previste invece le dichiarazioni di voto per arrivare al voto finale entro le 13, voto che sarà con scrutinio nominale simultaneo, senza proclamazione immediata del risultato che avverrà dopo le 19.
Il ministro dell'Interno continua a ripetere: "Ho agito in nome dell'interesse nazionale, quello che ho fatto l'ho fatto per difendere i confini, con una scelta condivisa con gli alleati di governo e il premier Giuseppe Conte", come ha già ricordato nella memoria, presentata in Giunta lo scorso 6 febbraio. Un voto, quello di oggi caratterizzato dalle tensioni all'interno del Movimento Cinque Stelle, tra coloro che si dicono intenzionati a votare a favore del ministro dell'Interno alleato di governo per evitargli il processo, e altri che tengono invece fede alla linea più rigorista del Movimento in materia di autorizzazioni a procedere; ma il voto arriva anche in un momento in cui si discute ancora la vicenda della nave italiana 'Mare Jonio' , bloccata di fronte a Lampedusa, e poi sequestrata dalle autorità italiane che sembra proporre una riedizione del caso Diciotti, proprio a poche ore dall'appuntamento a Palazzo Madama.
Sarà un voto palese a decidere sul processo al ministro Salvini. In aula anche il premier Giuseppe Conte, che ha ribadito come "su questa vicenda c'è una chiara linea politica in tema di migrazione che questo governo sottoscrive e il responsabile dell'esecutivo sottoscrive per primo". Le operazioni di voto dovrebbereo terminare in serata.
Nugnes: voterò sì al processo
La senatrice dissidente M5s, Paola Nugnes, voterà a favore del processo nei confronti di Salvini per il caso Diciotti. "Io resto coerente - ha detto al Corriere della Sera - dirò sì al processo". Dopo aver spiegato che, a suo parere, il risultato del sondaggio sulla piattaforma Rousseau "non è vincolante per un parlamentare", Nugnes ha lanciato accuse nei confronti della politica M5s: "Di fatto - ha detto - il Movimento si è salvinizzato posizionandosi anche ideologicamente a destra. Si tratta di una destra identitaria, non liberale. E' la destra dei Paesi di Visegrad con cui Matteo Salvini è sempre in contatto".
Salvini, è arrivato in Aula in mattinata, seduti al suo fianco, il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno e quello dell'agricoltura Gian Marco Centinaio. Salvini interverrà in aula verso le 11. A partire dalle 11.50 sono previste invece le dichiarazioni di voto per arrivare al voto finale entro le 13, voto che sarà con scrutinio nominale simultaneo, senza proclamazione immediata del risultato che avverrà dopo le 19.
Il ministro dell'Interno continua a ripetere: "Ho agito in nome dell'interesse nazionale, quello che ho fatto l'ho fatto per difendere i confini, con una scelta condivisa con gli alleati di governo e il premier Giuseppe Conte", come ha già ricordato nella memoria, presentata in Giunta lo scorso 6 febbraio. Un voto, quello di oggi caratterizzato dalle tensioni all'interno del Movimento Cinque Stelle, tra coloro che si dicono intenzionati a votare a favore del ministro dell'Interno alleato di governo per evitargli il processo, e altri che tengono invece fede alla linea più rigorista del Movimento in materia di autorizzazioni a procedere; ma il voto arriva anche in un momento in cui si discute ancora la vicenda della nave italiana 'Mare Jonio' , bloccata di fronte a Lampedusa, e poi sequestrata dalle autorità italiane che sembra proporre una riedizione del caso Diciotti, proprio a poche ore dall'appuntamento a Palazzo Madama.
Sarà un voto palese a decidere sul processo al ministro Salvini. In aula anche il premier Giuseppe Conte, che ha ribadito come "su questa vicenda c'è una chiara linea politica in tema di migrazione che questo governo sottoscrive e il responsabile dell'esecutivo sottoscrive per primo". Le operazioni di voto dovrebbereo terminare in serata.
Nugnes: voterò sì al processo
La senatrice dissidente M5s, Paola Nugnes, voterà a favore del processo nei confronti di Salvini per il caso Diciotti. "Io resto coerente - ha detto al Corriere della Sera - dirò sì al processo". Dopo aver spiegato che, a suo parere, il risultato del sondaggio sulla piattaforma Rousseau "non è vincolante per un parlamentare", Nugnes ha lanciato accuse nei confronti della politica M5s: "Di fatto - ha detto - il Movimento si è salvinizzato posizionandosi anche ideologicamente a destra. Si tratta di una destra identitaria, non liberale. E' la destra dei Paesi di Visegrad con cui Matteo Salvini è sempre in contatto".