ITALIA
L'inchiesta
Aosta, si aggrava posizione del procuratore Longarini. Gip: "L'interrogatorio ha rafforzato indizi"
Per l'accusa Longarini avrebbe fatto pressioni per far ottenere all'imprenditore Gerardo Cuomo un contratto di fornitura da 70-100 mila euro con un prestigioso albergo di Courmayeur, il cui titolare era indagato dallo stesso pm per frode fiscale. A Longarini inoltre viene contestato il favoreggiamento, perche' avrebbe avvisato Cuomo di essere controllato nell'ambito di indagini sulla 'ndrangheta. A settembre un viaggio in Marocco. Longarini ammette: "Una leggerezza"

"La gravita' degli indizi di colpevolezza" per l'ex pm di Aosta Pasquale Longarini e per l'imprenditore Gerardo Cuomo "si e' ulteriormente rafforzata all'esito degli interrogatori di garanzia". Lo scrive il gip Giuseppina Barbara nella sua ordinanza di rigetto di revoca o sostituzione di misura coercitiva che era stata chiesta dai legali. Longarini e Cuomo sono accusati di indebita induzione. L'ex pm deve anche rispondere di favoreggiamento.
Per l'accusa Longarini avrebbe fatto pressioni per far ottenere a Cuomo un contratto di fornitura da 70-100 mila euro con un prestigioso albergo di Courmayeur, il cui titolare era indagato dallo stesso pm per frode fiscale. A Longarini inoltre viene contestato il favoreggiamento, perche' avrebbe avvisato Cuomo di essere controllato nell'ambito di indagini sulla 'ndrangheta. "Sia Longarini che Cuomo - scrive il gip - hanno ammesso che effettivamente il primo si e' reso disponibile nei confronti del secondo in plurime occasioni e, specificatamente, in quelle menzionate nell'ordinanza cautelare emessa, al fine di agevolarlo nella risoluzione di problematiche personali o lavorative". "Tutti gli episodi emersi - prosegue il giudice - sono caratterizzati da modalita' 'disinvolte e inopportune' di svolgere la funzione di pm" e sono stati "sostanzialmente ammessi da Longarini sia pure riconducendoli non alla volonta' di favorire qualcuno ma ad una scelta di apertura e disponibilita' all'utenza condivisa con la dirigenza dell'ufficio giudiziario".
Resta pericolo reiterazione e inquinamento
Secondo il gip Giuseppina Barbara sono "attuali e concreti" i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove per Longarini e per Gerardo Cuomo, A Cuomo il giudice ha concesso la possibilita' di recarsi al lavoro, dal lunedi' al venerdi', dalle 8 alle 13, "poiche' risulta - si legge nell'ordinanza - che alcuni istituti bancari hanno gia' sospeso gli affidamenti al Caseificio valdostano srl in conseguenza della misura cautelare" e "in modo da evitarne il tracollo e la conseguente perdita del posto di lavoro da parte dei numerosi dipendenti".
Longarini, viaggio in Marocco una leggerezza
Sul viaggio in Marocco pagato da due imprenditori "il dottor Longarini non e' stato in grado di fornire alcuna spiegazione, limitandosi a definire il fatto 'una leggerezza' da lui commessa". E' quanto si legge nell'ordinanza di rigetto di revoca o sostituzione di misura coercitiva firmata dal gip Giuseppina Barbara dopo la richiesta dei legali dell'ex pm di Aosta Pasquale Longarini e dell'imprenditore Gerardo Cuomo.
Tale viaggio "di piacere" - hanno ammesso i due arrestati - e' stato effettuato nello scorso mese di settembre assieme a Claudio Leo Personettaz, altro imprenditore valdostano con interessi immobiliari nella Repubblica Ceca. Le spese sono state sostenute dai due imprenditori. Riguardo all'ipotesi di reato di favoreggiamento per aver comunicato a Cuomo che era sotto indagine della Dda per le sue frequentazioni con personaggi legati alla 'ndrangheta, il gip scrive: "Appare oltremodo strano che Longarini, avendo appreso dei rapporti tra Cuomo e Nirta, invece di interrompere o diradare i rapporti con l'imprenditore campano, non solo abbia continuato a frequentarlo assiduamente fino al giorno dell'arresto ma lo abbia 'segnalato' quale fornitore del famigerato hotel di Courmayeur e abbia accettato di farsi pagare da lui viaggio e soggiorno in Marocco".
Per l'accusa Longarini avrebbe fatto pressioni per far ottenere a Cuomo un contratto di fornitura da 70-100 mila euro con un prestigioso albergo di Courmayeur, il cui titolare era indagato dallo stesso pm per frode fiscale. A Longarini inoltre viene contestato il favoreggiamento, perche' avrebbe avvisato Cuomo di essere controllato nell'ambito di indagini sulla 'ndrangheta. "Sia Longarini che Cuomo - scrive il gip - hanno ammesso che effettivamente il primo si e' reso disponibile nei confronti del secondo in plurime occasioni e, specificatamente, in quelle menzionate nell'ordinanza cautelare emessa, al fine di agevolarlo nella risoluzione di problematiche personali o lavorative". "Tutti gli episodi emersi - prosegue il giudice - sono caratterizzati da modalita' 'disinvolte e inopportune' di svolgere la funzione di pm" e sono stati "sostanzialmente ammessi da Longarini sia pure riconducendoli non alla volonta' di favorire qualcuno ma ad una scelta di apertura e disponibilita' all'utenza condivisa con la dirigenza dell'ufficio giudiziario".
Resta pericolo reiterazione e inquinamento
Secondo il gip Giuseppina Barbara sono "attuali e concreti" i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove per Longarini e per Gerardo Cuomo, A Cuomo il giudice ha concesso la possibilita' di recarsi al lavoro, dal lunedi' al venerdi', dalle 8 alle 13, "poiche' risulta - si legge nell'ordinanza - che alcuni istituti bancari hanno gia' sospeso gli affidamenti al Caseificio valdostano srl in conseguenza della misura cautelare" e "in modo da evitarne il tracollo e la conseguente perdita del posto di lavoro da parte dei numerosi dipendenti".
Longarini, viaggio in Marocco una leggerezza
Sul viaggio in Marocco pagato da due imprenditori "il dottor Longarini non e' stato in grado di fornire alcuna spiegazione, limitandosi a definire il fatto 'una leggerezza' da lui commessa". E' quanto si legge nell'ordinanza di rigetto di revoca o sostituzione di misura coercitiva firmata dal gip Giuseppina Barbara dopo la richiesta dei legali dell'ex pm di Aosta Pasquale Longarini e dell'imprenditore Gerardo Cuomo.
Tale viaggio "di piacere" - hanno ammesso i due arrestati - e' stato effettuato nello scorso mese di settembre assieme a Claudio Leo Personettaz, altro imprenditore valdostano con interessi immobiliari nella Repubblica Ceca. Le spese sono state sostenute dai due imprenditori. Riguardo all'ipotesi di reato di favoreggiamento per aver comunicato a Cuomo che era sotto indagine della Dda per le sue frequentazioni con personaggi legati alla 'ndrangheta, il gip scrive: "Appare oltremodo strano che Longarini, avendo appreso dei rapporti tra Cuomo e Nirta, invece di interrompere o diradare i rapporti con l'imprenditore campano, non solo abbia continuato a frequentarlo assiduamente fino al giorno dell'arresto ma lo abbia 'segnalato' quale fornitore del famigerato hotel di Courmayeur e abbia accettato di farsi pagare da lui viaggio e soggiorno in Marocco".