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Europa League
Dopo le sconfitte la Roma riparte da Lione. Spalletti: "Se non vincerò qualcosa andrò a casa"
In campo l'Europa League: alle 21.05 la Roma sarà impegnata in trasferta col Lione nell'andata degli ottavi di finale

L'Europa per dare un segnale, in una città legata a precedenti benauguranti. Luciano Spalletti sbarca a Lione nel momento più delicato della stagione della sua Roma. Il cammino dei giallorossi si è inceppato in maniera pesante due volte negli ultimi giorni: il ko nel derby di Coppa Italia contro la Lazio e la sconfitta casalinga contro il Napoli, che ha compromesso forse in maniera definitiva le speranze di rimonta scudetto. La riscossa riparte dal Lione, già battuto dal tecnico toscano in Champions dieci anni fa, e dall'Europa League che improvvisamente, in questi Ottavi di finale, rischia di diventare l'obiettivo salva stagione della Roma.
L'intervista a L'Équipe
"A Roma, per tutta una serie di motivi è imperativo vincere. Ormai da questo non si esce più fuori. Non c'è la possibilità di immaginare una crescita graduale, tutto è rapido, accelerato. Quindi è molto semplice: se non vincerò qualcosa significa che non avrò fatto meglio dei miei predecessori e quindi andrò a casa". Così il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, in una lunga intervista a L'Équipe, pubblicata dal quotidiano francese proprio nel giorno della gara di andata dei quarti di finale di Europa League tra Lione e giallorossi.
"La prima volta che andai via da Roma praticamente fui costretto a farlo - racconta il mister toscano - Qualcuno cominciò a scrivere che Spalletti non aveva vinto nulla, un po' di gente gli è andata dietro, sono stato messo nelle condizioni di andarmene. Solo che dopo di me certe situazioni sono successe anche ad altri e sono andati via allenatori che ora guidano squadre di primo piano. Questo significherà qualcosa. Sono tornato a Roma dopo quasi sette anni e ho ritrovato le stesse situazioni, gli stessi meccanismi. Allora dico: se si continua così, se si ripetono sempre questi comportamenti, in questa città continueremo a non realizzare mai niente. È per questo che sono tornato: per non lasciare la Roma in balia di certe persone che pensano di fare il bello e il cattivo tempo".
"A Roma le condizioni di lavoro sono eccellenti. Esistono solo delle situazioni e dei personaggi che agiscono da ostacolo - sottolinea Spalletti - Sicuramente, per allenare la Roma è necessario avere carattere e un po' di esperienza. Detto questo, in giro ci sono diversi allenatori che potrebbero tranquillamente guidare una squadra come questa. Negli ultimi tempi in Italia sono emersi alcuni allenatori di grande qualità. Oggi il calcio italiano è nelle loro mani".
L'intervista a L'Équipe
"A Roma, per tutta una serie di motivi è imperativo vincere. Ormai da questo non si esce più fuori. Non c'è la possibilità di immaginare una crescita graduale, tutto è rapido, accelerato. Quindi è molto semplice: se non vincerò qualcosa significa che non avrò fatto meglio dei miei predecessori e quindi andrò a casa". Così il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, in una lunga intervista a L'Équipe, pubblicata dal quotidiano francese proprio nel giorno della gara di andata dei quarti di finale di Europa League tra Lione e giallorossi.
"La prima volta che andai via da Roma praticamente fui costretto a farlo - racconta il mister toscano - Qualcuno cominciò a scrivere che Spalletti non aveva vinto nulla, un po' di gente gli è andata dietro, sono stato messo nelle condizioni di andarmene. Solo che dopo di me certe situazioni sono successe anche ad altri e sono andati via allenatori che ora guidano squadre di primo piano. Questo significherà qualcosa. Sono tornato a Roma dopo quasi sette anni e ho ritrovato le stesse situazioni, gli stessi meccanismi. Allora dico: se si continua così, se si ripetono sempre questi comportamenti, in questa città continueremo a non realizzare mai niente. È per questo che sono tornato: per non lasciare la Roma in balia di certe persone che pensano di fare il bello e il cattivo tempo".
"A Roma le condizioni di lavoro sono eccellenti. Esistono solo delle situazioni e dei personaggi che agiscono da ostacolo - sottolinea Spalletti - Sicuramente, per allenare la Roma è necessario avere carattere e un po' di esperienza. Detto questo, in giro ci sono diversi allenatori che potrebbero tranquillamente guidare una squadra come questa. Negli ultimi tempi in Italia sono emersi alcuni allenatori di grande qualità. Oggi il calcio italiano è nelle loro mani".