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CULTURA

Un faro sulle donne afghane

“Beauty amid war", a Lecce la mostra fotografica di Fatima Hossaini

L’artista sarà ospite dell’Accademia di Belle Arti di Lecce per la prima tappa in Italia dopo Pechino, Teheran, New York e Parigi. A tagliare il nastro il ministro dell'Università e della Ricerca Messa: "no indifferenza verso popolo che soffre"

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L’Afghanistan torna a vivere uno dei momenti più bui della sua storia. Tra i numerosi problemi la questione femminile, vero dramma nel dramma. Private delle libertà fondamentali e costrette al silenzio, le donne afghane non hanno cessato di combattere, silenziosamente e nelle piazze di Kabul, mostrandosi eroine nella ferita quotidianità.  Donne non più libere di studiare, fare sport o politica attiva.. 

Da oggi una mostra fotografica “Beauty amid War” all'Accademia di Belle arti di Lecce racconta la bellezza e il coraggio delle donne afghane. A inaugurarla Cristina Messa, Ministra dell’Università e della Ricerca.  

Autrice degli scatti è Fatimah Hossaini, fotografa afghana originaria di Teheran, rifugiatasi a Parigi per sfuggire alla furia dei talebani, da sempre sostenitrice dei diritti delle donne e dei rifugiati. La mostra è visitabile fino al 22 novembre.



Qui proponiamo due dei diciotto scatti che raccontano i volti appartenenti alle diverse etnie afghane (Pashtun, Tagiki, Hazara, Qizilbashes e Uzbeki). La mostra fa tappa per la prima volta in Italia dopo Pechino, Teheran, New York e Parigi.

Hossaini insegnante di Arte all’Università di Kabul, fondatrice di Mastooraat Organization, promuove e sostiene l’arte, le donne e la pace, è vincitrice del premio internazionale Hypatia, per la ricerca e l’arte.  "Ho sempre cercato – spiega l’artista – di creare bellezza e di catturarla nel mezzo di una zona di conflitto. Le mie foto mostrano il mio viaggio artistico, spesso impegnativo, esplorando le prospettive di genere e sociologiche della società afghana. Le donne sono sempre state al centro del mio lavoro e ho cercato di catturare e ridefinirle mostrando la loro bellezza, la loro femminilità e le loro speranze".

"Ringrazio Fatimah per aver organizzato questa mostra che risveglia anche i nostri cuori e le nostre anime. Questa esposizione è importante non solo per la bellezza e per il valore artistico, ma per il messaggio che lancia sulle donne afghane, perché aiuta a non essere indifferenti, dobbiamo veramente evitare l'indifferenza verso un popolo che sta soffrendo tantissimo, verso le sorti di questa terra, l'Afghanistan, e verso la condizione femminile", ha detto Messa.

"Anche in Italia le opportunità per le donne nel mondo accademico non sono ancora pari, soprattutto per quanto riguarda le carriere: se le ricercatrici sono forse più dei ricercatori, poi le professoresse sono molto meno dei professori. C'è ancora molto da lavorare" ha aggiunto Messa.