MONDO
'Ndrangheta
Slovacchia, Gratteri: "La mafia si espande in Est Europa, fa votare”

Il processo di espansione della ‘Ndrangheta nell'est europeo prosegue e si consolida, insieme alla penetrazione della criminalità nel sistema politico e nelle istituzioni di paesi come la Slovacchia, dove l'omicidio del giornalista Jan Kuciak ha fatto emergere un quadro di intrecci torbido e inquietante.
Così, al telefono con l'AGI, il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, evita di addentrarsi nella vicenda che sta scuotendo Bratislava, ma spiega: "La ‘Ndrangheta è presente nell'est europeo da 20 anni, e si sta espandendo per riciclare il proprio denaro. Incominciamo a sentirne la presenza, ad esempio, in Bulgaria, in Romania".
Finora la Slovacchia sembrava immune da episodi di inquinamento dell'economia e della politica da parte della criminalità organizzata italiana. Quanto ai suoi agganci con la politica, aggiunge il magistrato, "la ‘Ndrangheta fa votare, nei paesi in cui è presente; ci è capitato di imbatterci in ‘ndranghetisti che facevano votare parlamentari tedeschi".
Una delle piste investigative per la morte di Kuciak, ucciso insieme con la sua fidanzata, potrebbe portare a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, da dove, secondo la stampa slovacca, diversi elementi legati alla ‘Ndrangheta
partirono anni fa alla volta dell'est d'Europa e finirono per avere collegamenti cruciali nella politica e nelle istituzioni di Bratislava. Secondo alcuni tra i giornali più importanti della Repubblica slovacca - lo 'spectator.sme' e 'aktuality.sk' (per cui scriveva il reporter ucciso) - Kuciak indagava sul legame tra Antonio Vadalà, imprenditore nel settore del fotovoltaico, e Maria Troskova, primo consigliere di Stato del premier Robert Fico.
Così, al telefono con l'AGI, il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, evita di addentrarsi nella vicenda che sta scuotendo Bratislava, ma spiega: "La ‘Ndrangheta è presente nell'est europeo da 20 anni, e si sta espandendo per riciclare il proprio denaro. Incominciamo a sentirne la presenza, ad esempio, in Bulgaria, in Romania".
Finora la Slovacchia sembrava immune da episodi di inquinamento dell'economia e della politica da parte della criminalità organizzata italiana. Quanto ai suoi agganci con la politica, aggiunge il magistrato, "la ‘Ndrangheta fa votare, nei paesi in cui è presente; ci è capitato di imbatterci in ‘ndranghetisti che facevano votare parlamentari tedeschi".
Una delle piste investigative per la morte di Kuciak, ucciso insieme con la sua fidanzata, potrebbe portare a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, da dove, secondo la stampa slovacca, diversi elementi legati alla ‘Ndrangheta
partirono anni fa alla volta dell'est d'Europa e finirono per avere collegamenti cruciali nella politica e nelle istituzioni di Bratislava. Secondo alcuni tra i giornali più importanti della Repubblica slovacca - lo 'spectator.sme' e 'aktuality.sk' (per cui scriveva il reporter ucciso) - Kuciak indagava sul legame tra Antonio Vadalà, imprenditore nel settore del fotovoltaico, e Maria Troskova, primo consigliere di Stato del premier Robert Fico.