SPORT
Europa League, ultima giornata della fase a gironi
Fiorentina ai sedicesimi di finale grazie al 2-1 sul Qarabag
In vantaggio con Vecino, i viola si fanno rimontare da Reynaldo. Risolve un'incornata di Chiesa che si fa poi espellere nel finale. La Roma, già prima, fa 0-0 in casa dell'Astra Giurgiu. Successo, inutile, dell'Inter 2-1 sullo Sparta Praga. Sassuolo-Genk rinviata per nebbia

Bastava un pareggio, arriva la vittoria. La Fiorentina chiude al primo posto il girone J di Europa League passando 2-1 a Baku in casa del Qarabag. Ora i viola (in completa tenuta rossa) possono attendere con tranquillità i sorteggi dei sedicesimi di finale, lunedì a Nyon. Con qualche sofferenza di troppo, riscattata la sconfitta interna col Paok Salonicco. Gli azeri non avevano mai perso nelle cinque gare casalinghe giocate in Europa in stagione.
Negli zero gradi con terreno imbiancato della capitale dell’Azerbaigian, Paulo Sousa concede un turno di riposo a Borja Valero (dal 61’ per Cristóforo), Ilicic e Kalinic (dal 51’ per Babacar). Tatarusanu tra i pali, con Badelj e Vecino in mediana, Chiesa, Cristóforo e Bernardeschi a sostegno di Babacar. Il tecnico degli azeri Gurbanov deve fare a meno degli squalificati Medvedev e Michel. Ndlovu prima punta, supportato da Quintana e Muarem.
Apre le ostilità Astori, con un colpo di testa fuori di poco su punizione di Bernardeschi. Il mancino viola ci prova direttamente su palla inattiva, ma la sua conclusione è alta. Su punizione anche il tentativo di Vecino, neanche questa volta inquadrati i pali. Rischio per la Fiorentina quando Ndlovu viene lanciato in contropiede a campo aperto, per fortuna il suo sinistro basso finisce sul palo, poi la difesa spazza. I viola pareggiano subito il conto dei legni con Bernardeschi, che arresta e tira su iniziativa di Olivera sulla sinistra. Prima dell’intervallo, Tatarusanu si deve allungare su un diagonale di Agolli.
Nella ripresa, la Fiorentina trova il gol con un destro di Vecino dal limite, leggermente deviato da Sadygov (60’). La squadra di Sousa perde concentrazione e incassa un gol in contropiede, a opera di Reynaldo, subentrato ad Amirguliyev (73’). Per fortuna dei viola ci pensa Chiesa a rimettere in carreggiata la partita, segnando di testa a porta vuota, avventandosi su un tiro di Kalinc deviato da portiere (76’). Lo stesso laterale della Fiorentina però, già ammonito, commette un ingenuo fallo da ammonizione e si fa espellere, lasciando i compagni in dieci (84’). Nel finale, Tatarusanu blocca in due tempi un tiro da fuori di Richard Almeida. Nel recupero, Olivera di testa rimedia a un’incornata di Madatov.
Astra Giurgiu-Roma 0-0
Già ai sedicesimi di Europa League da prima classificata, la Roma chiude il girone con l’inutile sfida di Bucarest e con lo 0-0 contro l’Astra Giurgiu, pareggio che qualifica anche i romeni (da secondi) complice il ko dell’Austria Vienna in casa del Viktoria Plzen (3-2). Risultato storico e festa grande alla fine per la formazione locale, che mai aveva raggiunto un obiettivo così ‘prestigioso’.
Primo tempo abbastanza piatto e noioso. I giallorossi fanno possesso-palla ma non riescono a creare particolari opportunità offensive. Da segnare una conclusione larga di Sapunaru (14’), una punizione alta di Totti e un pericoloso filtrante di Iturbe su cui il capitano romanista arriva con un attimo di ritardo (34’). L’unico vero brivido al 44’, con il doppio volo di Alisson che respinge prima il tiro di Lovin e poi si oppone splendidamente al tap-in di Alibec, pescato però in posizione di fuorigioco.
La ripresa si apre con il gol annullato dall’arbitro turco Gocek proprio ad Alibec (50’), che s’invola verso la porta ma dopo un chiaro fallo su Emerson. Ci prova poi Seto (65'): Alisson ancora presente. Nel finale Roma vicina alla rete con i neo entrati Nainggolan (72’, destro non lontano dal palo) e Dzeko (87’, colpo di testa appena alto). Finiscono qui le (poche) emozioni del match.
Inter-Sparta Praga 2-1
La partita che certifica l'addio (già stabilito dalla classifica) dell'Inter all'Europa comincia con lo sciopero del tifo della Curva Nord e si conclude col 2-1 contro lo Sparta Praga. Un risultato che almeno scalda un po' gli spalti. Gara che ha poco da dire anche per i cechi (sono già qualificati e primi), Pioli inserisce molti giovani. Uno di questi, Pinamonti, lavora molto bene in area e serve a Eder il pallone del vantaggio al 23'. E' l'unico episodio degno di nota nel primo tempo. Ripresa più interessante, anche perché lo Sparta si fa più intraprendente. Al 54' arriva il pari con la bella girata di testa di Marecek su cross di Dockal. Carrizo sale in cattedra al 65': Andreolli cintura Lafata in area, dal dischetto va Dockal. Il portiere argentino non è da meno al più noto collega pararigori Handanovic e respinge la conclusione. L'Inter passa proprio al 90': Eder riceve al limite dell'area e indovina un tiro secco nell'angolo basso. I tre punti, però, non servono a nulla.
Sassuolo-Genk rinviata
La nebbia rovina l'ultima partita del Sassuolo in questa sfortunata prima 'campagna d'Europa'. A Reggio Emilia già nelle prime ore del pomeriggio si era intuito che ci sarebbero stati problemi notevoli di visibilità alle 19, orario previsto per l'inizio di Sassuolo-Genk (che chiude il gruppo F di Europa League, emiliani comunque già matematicamente eliminati). L'arbitro Grinfeld ha constatato la situazione di scarsa visibilità e ha deciso un primo rinvio alle 19.15, quindi un ulteriore alle 19.45. A questo punto, preso atto che la nebbia non accennava a diminuire, la ga-
ra è stata definitivamente sospesa e rinviata. Dopo un rapido consulto, le squadre hanno deciso di giocare domani alle 12.30.
Negli zero gradi con terreno imbiancato della capitale dell’Azerbaigian, Paulo Sousa concede un turno di riposo a Borja Valero (dal 61’ per Cristóforo), Ilicic e Kalinic (dal 51’ per Babacar). Tatarusanu tra i pali, con Badelj e Vecino in mediana, Chiesa, Cristóforo e Bernardeschi a sostegno di Babacar. Il tecnico degli azeri Gurbanov deve fare a meno degli squalificati Medvedev e Michel. Ndlovu prima punta, supportato da Quintana e Muarem.
Apre le ostilità Astori, con un colpo di testa fuori di poco su punizione di Bernardeschi. Il mancino viola ci prova direttamente su palla inattiva, ma la sua conclusione è alta. Su punizione anche il tentativo di Vecino, neanche questa volta inquadrati i pali. Rischio per la Fiorentina quando Ndlovu viene lanciato in contropiede a campo aperto, per fortuna il suo sinistro basso finisce sul palo, poi la difesa spazza. I viola pareggiano subito il conto dei legni con Bernardeschi, che arresta e tira su iniziativa di Olivera sulla sinistra. Prima dell’intervallo, Tatarusanu si deve allungare su un diagonale di Agolli.
Nella ripresa, la Fiorentina trova il gol con un destro di Vecino dal limite, leggermente deviato da Sadygov (60’). La squadra di Sousa perde concentrazione e incassa un gol in contropiede, a opera di Reynaldo, subentrato ad Amirguliyev (73’). Per fortuna dei viola ci pensa Chiesa a rimettere in carreggiata la partita, segnando di testa a porta vuota, avventandosi su un tiro di Kalinc deviato da portiere (76’). Lo stesso laterale della Fiorentina però, già ammonito, commette un ingenuo fallo da ammonizione e si fa espellere, lasciando i compagni in dieci (84’). Nel finale, Tatarusanu blocca in due tempi un tiro da fuori di Richard Almeida. Nel recupero, Olivera di testa rimedia a un’incornata di Madatov.
Astra Giurgiu-Roma 0-0
Già ai sedicesimi di Europa League da prima classificata, la Roma chiude il girone con l’inutile sfida di Bucarest e con lo 0-0 contro l’Astra Giurgiu, pareggio che qualifica anche i romeni (da secondi) complice il ko dell’Austria Vienna in casa del Viktoria Plzen (3-2). Risultato storico e festa grande alla fine per la formazione locale, che mai aveva raggiunto un obiettivo così ‘prestigioso’.
Primo tempo abbastanza piatto e noioso. I giallorossi fanno possesso-palla ma non riescono a creare particolari opportunità offensive. Da segnare una conclusione larga di Sapunaru (14’), una punizione alta di Totti e un pericoloso filtrante di Iturbe su cui il capitano romanista arriva con un attimo di ritardo (34’). L’unico vero brivido al 44’, con il doppio volo di Alisson che respinge prima il tiro di Lovin e poi si oppone splendidamente al tap-in di Alibec, pescato però in posizione di fuorigioco.
La ripresa si apre con il gol annullato dall’arbitro turco Gocek proprio ad Alibec (50’), che s’invola verso la porta ma dopo un chiaro fallo su Emerson. Ci prova poi Seto (65'): Alisson ancora presente. Nel finale Roma vicina alla rete con i neo entrati Nainggolan (72’, destro non lontano dal palo) e Dzeko (87’, colpo di testa appena alto). Finiscono qui le (poche) emozioni del match.
Inter-Sparta Praga 2-1
La partita che certifica l'addio (già stabilito dalla classifica) dell'Inter all'Europa comincia con lo sciopero del tifo della Curva Nord e si conclude col 2-1 contro lo Sparta Praga. Un risultato che almeno scalda un po' gli spalti. Gara che ha poco da dire anche per i cechi (sono già qualificati e primi), Pioli inserisce molti giovani. Uno di questi, Pinamonti, lavora molto bene in area e serve a Eder il pallone del vantaggio al 23'. E' l'unico episodio degno di nota nel primo tempo. Ripresa più interessante, anche perché lo Sparta si fa più intraprendente. Al 54' arriva il pari con la bella girata di testa di Marecek su cross di Dockal. Carrizo sale in cattedra al 65': Andreolli cintura Lafata in area, dal dischetto va Dockal. Il portiere argentino non è da meno al più noto collega pararigori Handanovic e respinge la conclusione. L'Inter passa proprio al 90': Eder riceve al limite dell'area e indovina un tiro secco nell'angolo basso. I tre punti, però, non servono a nulla.
Sassuolo-Genk rinviata
La nebbia rovina l'ultima partita del Sassuolo in questa sfortunata prima 'campagna d'Europa'. A Reggio Emilia già nelle prime ore del pomeriggio si era intuito che ci sarebbero stati problemi notevoli di visibilità alle 19, orario previsto per l'inizio di Sassuolo-Genk (che chiude il gruppo F di Europa League, emiliani comunque già matematicamente eliminati). L'arbitro Grinfeld ha constatato la situazione di scarsa visibilità e ha deciso un primo rinvio alle 19.15, quindi un ulteriore alle 19.45. A questo punto, preso atto che la nebbia non accennava a diminuire, la ga-
ra è stata definitivamente sospesa e rinviata. Dopo un rapido consulto, le squadre hanno deciso di giocare domani alle 12.30.