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ITALIA

I Carabinieri indagano sul movente

Ornago, madre e figlia morte in casa: fermato un parente delle vittime

L'uomo, rispettivamente fratello e zio delle vittime è  piantonato presso l'ospedale di Vimercate

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Paolo Villa, 75enne di Ornago (Monza),  è stato sottoposto a fermo di indiziato delitto per il duplice omicidio della sorella 85 enne Amalia Villa e della nipote 52 enne Marinella Ronco, trovate cadavere nel loro appartamento di via Santuario ad Ornago, che dividevano con l'uomo.

I corpi, in avanzato stato di decomposizione delle due donne  sono stati scoperti  nel tardo pomeriggio di ieri, sono stati rinvenuti in camera da letto, ai piedi del letto. L'appartamento risultava in ordine, come fosse stato ripulito e sistemato, tuttavia erano evidenti alcune tracce ematiche. 

Secondo quanto reso noto da fonti investigative, nel corso del pomeriggio di ieri il 75enne avrebbe accusato un malore presso un bar vicino all'abitazione (via Santuario 29) e alcuni conoscenti si sarebbero recati a casa per avvisare le due donne. Non ricevendo risposta avrebbero dato l'allarme.

Da una prima sommaria ispezione effettuata dai carabinieri, sui corpi di Amalia Villa e Marinella Ronco non è stato possibile individuare segni visibili di ferite, a causa dell'avanzato stato di decomposizione in cui si trovavano i due cadaveri. 

Una settimana in casa con i cadaveri
Per almeno una settimana Paolo Villa, 75 anni avrebbe vissuto con i cadaveri in casa. E' quanto hanno ricostruito al momento gl iinvestigatori. La famiglia non aveva apparenti problemi economici, eppure sembra che Marinella Ronco, la nipote di 52 anni - in crisi a causa di una relazione chiusa -, sua madre Amalia Villa, 85 anni, e lo zio, vivessero da tempo in uno stato di trascuratezza.   Paolo Villa, detto 'Paolino', a Ornago è conosciuto in particolare per il suo impegno nel volontariato. 

In lavatrice gli abiti sporchi di sangue
Sono stati trovati in lavatrice, ancora sporchi, i vestiti, maschili e femminili, usati per ripulire l'appartamento di Ornago dal sangue di Amalia Villa, 85 anni, e della figlia Marinella Ronco, 52 anni e non 55 come appreso in un primo momento.   Gli abiti sporchi di sangue sono stati sequestrati insieme ad una scopa, forse usata per ripulire l'appartamento. Sigilli anche all'appartamento.  Le indagini,coordinate dal pm di Monza Emma Gambardella, proseguono per risalire al movente e all'arma utilizzata.