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ITALIA

Torino, clochard aggredito e dato alle fiamme: un fermo

All'origine, forse una lite tra clochard. L'uomo, un romeno di 60 anni,  è stato portato all'ospedale San Giovanni Bosco dagli operatori del servizio 118

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Potrebbe esserci una lite tra clochard all'origine dell'aggressione di ieri sera a un senzatetto romeno a Torino. Lo riferiscono alcuni testimoni ai giornalisti.

L'uomo, solito a trascorrere la notte su una panchina in corso Vercelli, davanti alla sede della Circoscrizione, è stato dato alle fiamme nei giardini intitolati a Madre Teresa di Calcutta. Ora è ricoverato all'ospedale San Giovanni Bosco. La prognosi è riservata. In mattinata, un uomo è stato bloccato dalla polizia e portato in questura nell'ambito delle indagini. Per ora non si hanno ulteriori dettagli.

La vittima, un rumeno di 60 anni, presenta ustioni di secondo e terzo grado al volto. E' ricoverato in rianimazione. Data la presenza di un edema alla gola, è stato sedato e intubato. Il centro 'grandi ustionati' dell'ospedale Cto non ha dato indicazione al trasferimento.

Presidente circoscrizione: fatto annunciato
"Purtroppo era un fatto annunciato. Temevano che sarebbe finita in questo modo". Così Luca Deri, il presidente della Circoscrizione 7 di Torino, sul caso del clochard che ieri sera, secondo una prima ricostruzione,  è stato aggredito e dato alle fiamme in un giardino pubblico del quartiere Aurora.  "Ieri - ha detto - eravamo qui con un gruppo di volontari a ripulire il giardino da cocci di vetri, lattine e immondizia. Sul nostro territorio ci sono problemi analoghi ad altre zone. Sono tanti i clochard che trovano rifugio nel quartiere, ma tanti di loro non accettano di essere ospitati nei dormitori".

Un amico: è una persona tranquilla
"Lui viene qui spesso. Si mette a dormire sulla panchina e c'era anche ieri. Abbiamo bevuto del vino tra le 16 e le 17, poi sono andato via". E' il racconto di Mihai Sogea, un senzatetto amico dell'uomo aggredito e dato alle fiamme a Torino.  "Lui - spiega - è  un tipo tranquillo. Le persone gli danno da mangiare, gli portano del pane e dell'acqua. Mai avuto problemi. Nessuno ci ha mai infastiditi".