SPETTACOLO
Cinema
Il regista Gianni Amelio rivela la sua omosessualità
Amelio, 69 anni, in un'intervista a Repubblica racconta "Sono gay, ma il vero outing lo vorrei da chi froda il fisco, da chi si arricchisce con la politica". Il regista porterà alla Berlinale il suo documentario "Felice chi è diverso"

"Alla mia età forse è ridicolo, ma lo dico per tutti gli altri felici o no, io sono omosessuale": Gianni Amelio, 69 anni, il regista del Ladro di bambini, di L'America, nomination all'Oscar per Porte aperte, in una conversazione con Natalia Aspesi su Repubblica, ha parlato della sua omosessualità. L’occasione è la presentazione alla Berlinale del film Felice chi è diverso, dove racconta la sua omosessualità e quella dei tanti "uomini che sono stati giovani quando gli omosessuali non esistevano, se non in una vita clandestina temuta, perseguitata, irrisa".
"Il dovere della sincerità"
"Credo che chi ha una vita molto visibile abbia il dovere della sincerità: e allora sì, lo dico per tutti gli omosessuali, felici o no, io sono omosessuale. L’omofobia è ancora imperante, capita ancora che ragazzi si uccidano perché froci o ritenuti tali", racconta ancora Amelio nell’intervista.
Il film "Felice chi è diverso"
La notizia che alla Berlinale Amelio tornava con un documentario sui gay era sembrata una "dichiarazione", che l'autore calabrese non smentisce: ''Sono gay, il vero outing me lo aspetterei da chi froda il fisco, da chi usa la politica per arricchirsi''. Sul film Natalia Aspesi scrive: "E’ un film molto bello, che comunica felicità carnale e la bellezza di una giovinezza difficile e nascosta, e la serenità raggiunta negli anni nell’accettazione di sé e del proprio posto nel mondo".
"Il dovere della sincerità"
"Credo che chi ha una vita molto visibile abbia il dovere della sincerità: e allora sì, lo dico per tutti gli omosessuali, felici o no, io sono omosessuale. L’omofobia è ancora imperante, capita ancora che ragazzi si uccidano perché froci o ritenuti tali", racconta ancora Amelio nell’intervista.
Il film "Felice chi è diverso"
La notizia che alla Berlinale Amelio tornava con un documentario sui gay era sembrata una "dichiarazione", che l'autore calabrese non smentisce: ''Sono gay, il vero outing me lo aspetterei da chi froda il fisco, da chi usa la politica per arricchirsi''. Sul film Natalia Aspesi scrive: "E’ un film molto bello, che comunica felicità carnale e la bellezza di una giovinezza difficile e nascosta, e la serenità raggiunta negli anni nell’accettazione di sé e del proprio posto nel mondo".