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MONDO

Pioggia e caldo hanno sciolto un po' il ghiaccio, forse si avvicina la liberazio

Antartide, al via le operazioni di recupero

Il tempo è migliorato. Le autorità marittime australiane hanno 36 ore per evacuare i 52 passeggeri che dopo il Natale hanno festeggiato anche il Capodanno bloccati nel ghiaccio

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La nave russa bloccata in Antartide
Antartide
Sta per finire l'avventura dei 52 passeggeri della nave russa Akademik Shokalkiy, che dal 24 dicembre sono bloccati dal ghiaccio in Antartide. Le autorità marittime australiane, che stanno coordinando le operazioni di soccorso, hanno annunciato che il tempo è migliorato e si è aperta una finestra di 36 ore - al Polo Sud è estate e il sole non tramonta mai - in cui l'elicottero della rompighiaccio cinese Xue Long farà la spola tra le due unità.

Il piano di evacuazione
L'elicottero cinese dovrà fare almeno 7 volte il tragitto: 12 miglia nautiche pari a circa 22 km. I primi 5 viaggi serviranno a trasportare 12 persone alla volta, mentre gli ultimi due serviranno a prendere bagagli ed equipaggiamenti. A bordo resteranno solo i 22 uomini dell'equipaggio che non corrono alcun rischio e dovranno solo aspettare che il ghiaccio si rompa per farsi strada in mare aperto. Il piano di evacuazione prevede inoltre che dalla Xue Long a bordo di una chiatta i 52 siano trasbordati sulla rompighiaccio australiana Aurora Australis.

Il capo della spedizione su Twitter
"Il tempo è migliorato - aveva scritto sul suo profilo Twitter il capo della spedizione - Chris Turney - pioggia e caldo tutto il giorno hanno sciolto un po' il ghiaccio, domani potremmo farcela". Ottimismo confermato poi dall'inizio del piano di evacuazione della Akademik Shokalsky dove, dopo il Natale, le 74 persone a bordo hanno festeggiato anche il Capodanno intrappolati tra i ghiacci dell'Antartide.

Le tre navi dei soccorsi
Il capo della spedizione Turney ringrazia le tre navi "francese, cinese e australiana per il loro duro lavoro": nei giorni scorsi avevano tentato di soccorrerli ma non avevano potuto avvicinarsi. "Quando non si presentano varchi la rompighiaccio australiana procede frantumando quanto trova di fronte alla prua, spiega il ricercatore italiano dell'Istituto nazionale di astrofisica, Francesco D'Alessio - il ghiaccio è spesso oltre 2 metri e non sempre riesce al primo tentativo. Quindi l'andatura è un continuo procedere a singhiozzo con la nave che, di tanto in tanto, torna indietro per darsi lo slancio e frantumare i lastroni ghiacciati più coriacei". La nave australiana Aurora Australis in questo modo dista 2 km da quella cinese Snow Dragon che, secondo la Bbc avrebbe a sua volta bisogno di aiuto.