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ITALIA

Ieri la consegna del documento da parte dell'ambasciatore

Un nuovo passaporto argentino per papa Francesco

Secondo i media di Buneos Aires il pontefice desidera viaggiare per il mondo "come argentino" e per questo ha chisto il rinnovo del documento pur possedendo un passaporto diplomatico

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Papa Francesco ha un nuovo passaporto. L'ambasciatore argentino Juan Pablo Cafiero gli ha fatto visita nella sua stanza ai Giardini vaticani, portando con sé un computer portatile per ottenere le sue impronte digitali e la sua fotografia. Il papa, ha precisato Cafiero, ha insistito per pagare da sé i documenti.

Il ministero dell'Interno argentino ha diffuso le immagini del documento. Il passaporto e la carta d'identità del pontefice - che per le autorità argentine resta semplicemente Jorge Mario Bergoglio - stavano infatti per scadere. Il papa, ha spiegato Cafiero ad Associated Press, voleva viaggiare come argentino, anche se automaticamente i pontefici ottengono la cittadinanza del Vaticano.  

Papa Francesco "vuole viaggiare per il mondo" come argentino ha reso noto il ministro degli Interni di Buenos Aires, Florencio Randazzo. "E' un nuovo gesto verso il nostro Paese e ci riempie di orgoglio", ha aggiunto, sottolineando che l'ex arcivescovo (nato a Flores, tradizionale 'barrio' della città) non ha chiesto nessun trattamento di favore per la pratica. Una normativa argentina del 2011 precisa che le foto dei documenti devono avvenire a capo scoperto, contemplando però un'eccezione "per ragioni religiose".    L'annuncio e le immagini hanno subito scalato i primi posti sui web dei media 'portenos' e su twitter. Riprendendo, e rafforzando, l'orgoglio segnalato dal governo, qualche sito si è spinto a titolare 'Francisco rinuncia al passaporto diplomatico e rinnova i documenti argentini'.   

Il concetto dell'orgoglio è infatti quello più diffuso nelle reti sociali ("non rinuncia alla sua nazionalità", "è argentino e viaggerà il mondo senza privilegi").    Al di là dei tanti commenti, di certo rimane "l'amore" del Pontefice "verso Buenos Aires, il mio posto", ha raccontato anni fa lo stesso ex arcivescovo ai giornalisti Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin. E alla domanda su 'come vede l'Argentina quando è all'estero', Bergoglio aveva risposto senza tentennare "con molta nostalgia".