ECONOMIA
Milano ai massimi da tre anni
Piazza Affari e Wall Street chiudono in rialzo
Chiusura positiva anche in Francia e Germania. E in Italia torna sotto la soglia psicologica dei 200 punti lo spread tra Btp e Bund in una giornata dominata dalle vicende politiche con le dimissioni di Enrico Letta e l'avvio di consultazioni per il nuovo esecutivo

Piazza Affari migliore d'Europa al termine di una giornata condotta sempre in deciso rialzo, grazie ai dati Istat sul Pil italiano e sul probabile nuovo governo a guida Matteo Renzi. Anche Wall Street chiude in crescita, col Dow Jones che sale dello 0,79% e
il Nasdaq dello 0,08%.
I listini europei chiudono la settimana in positivo spinti dall'andamento migliore del previsto del Pil della zona euro nell'ultimo trimestre 2013 dove anche l'Italia ha rivisto un segno positivo (+0,1%) a due anni e mezzo dall'ultima volta.
Parigi e Francoforte hanno guadagnato attorno al mezzo punto percentuale mentre ha fatto decisamente meglio Milano dove il Ftse Mib è salito dell'1,62% sfiorando i 20.500 punti, ai massimi da luglio 2011. Bene anche lo spread sceso sotto i 200 punti base.
Alla fine lo spread tra Btp e Bund chiude la seduta a 200 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,68%. Il differenziale tra i titoli a 10 anni spagnoli e tedeschi termina a 190 punti base con il tasso dei Bonos al 3,58%.
Fra i titoli in maggiore evidenza a Piazza Affari, Finmeccanica che ha guadagnato il 4,99% sull'ipotesi che venga costituito un veicolo da cedere al Fondo strategico della Cdp in cui far confluire Ansaldo Breda e la partecipazione del 40% in Ansaldo Sts (-4,09%).
Bene anche banche e industriali, su tutti il Banco Popolare (+4,02%), Cnh (+3,68%) e Fiat (+2,8%). Debole Luxottica (-1,52%) sulle ipotesi che l'a.d. Andrea Guerra vada a fare il ministro del governo Renzi. Sul mercato dei cambi, l'euro è scambiato a 1,3685 dollari (1,367 ieri) e a 139,411 (139,47 yen).
Il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 101,88 (102,05). Il petrolio cede lo 0,37% e scivola sotto i 100 dollari al barile a 99,98 dollari.
La Borsa di Tokyo chiude in deciso calo a causa del forte apprezzamento dello yen che penalizza gli esportatori. I deludenti dati sulle vendite al dettaglio in Usa hanno spinto gli investitori a tornare ad acquistare la divisa nipponica, bene rifugio. L'indice Nikkei cede l'1,53% a 14.313,03 punti, il Topix sull'intero listino perde l'1,33% a 1.183,82 punti.
il Nasdaq dello 0,08%.
I listini europei chiudono la settimana in positivo spinti dall'andamento migliore del previsto del Pil della zona euro nell'ultimo trimestre 2013 dove anche l'Italia ha rivisto un segno positivo (+0,1%) a due anni e mezzo dall'ultima volta.
Parigi e Francoforte hanno guadagnato attorno al mezzo punto percentuale mentre ha fatto decisamente meglio Milano dove il Ftse Mib è salito dell'1,62% sfiorando i 20.500 punti, ai massimi da luglio 2011. Bene anche lo spread sceso sotto i 200 punti base.
Alla fine lo spread tra Btp e Bund chiude la seduta a 200 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,68%. Il differenziale tra i titoli a 10 anni spagnoli e tedeschi termina a 190 punti base con il tasso dei Bonos al 3,58%.
Fra i titoli in maggiore evidenza a Piazza Affari, Finmeccanica che ha guadagnato il 4,99% sull'ipotesi che venga costituito un veicolo da cedere al Fondo strategico della Cdp in cui far confluire Ansaldo Breda e la partecipazione del 40% in Ansaldo Sts (-4,09%).
Bene anche banche e industriali, su tutti il Banco Popolare (+4,02%), Cnh (+3,68%) e Fiat (+2,8%). Debole Luxottica (-1,52%) sulle ipotesi che l'a.d. Andrea Guerra vada a fare il ministro del governo Renzi. Sul mercato dei cambi, l'euro è scambiato a 1,3685 dollari (1,367 ieri) e a 139,411 (139,47 yen).
Il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 101,88 (102,05). Il petrolio cede lo 0,37% e scivola sotto i 100 dollari al barile a 99,98 dollari.
La Borsa di Tokyo chiude in deciso calo a causa del forte apprezzamento dello yen che penalizza gli esportatori. I deludenti dati sulle vendite al dettaglio in Usa hanno spinto gli investitori a tornare ad acquistare la divisa nipponica, bene rifugio. L'indice Nikkei cede l'1,53% a 14.313,03 punti, il Topix sull'intero listino perde l'1,33% a 1.183,82 punti.