SPORT
Russia 2018
La Francia batte l'Argentina 4-3 e va ai quarti
La formazione transalpina doma i rivali dopo una gara ricca di colpi di scena alla Kazan Arena. Decisivo Mbappé, autore di una doppietta. Aguero riapre le speranze al 93' ma è troppo tardi

A Kazan partita effervescente tra Francia e Argentina. La spuntano i Bleus 4-3 e sono i primi ad avanzare ai quarti.
Rispetto all'11 titolare visto nello 0-0 contro la Danimarca, dove aveva attuato un ampio turnover, Didier Deschamps cambia sei elementi: in avanti Griezmann e Giroud. Dall'altra parte Jorge Sampaoli conferma la difesa a quattro. In avanti Pavon, Messi e Di Maria. Francia subito aggressiva, al 7° traversa con Antoine Griezmann direttamente da calcio di punizione. Il gol transalpino arriva al 13’: Kylian Mbappé semina tutti gli avversari e appena entrato in area viene steso da Rojo. E’ rigore e Griezmann realizza. Mbappé entra nelle linee argentine come una lama nel burro e al 18’ per pochi centimetri non si procura un altro rigore (atterrato da Tagliafico). La punizione tirata da Pogba è alta. La Francia mantiene l’iniziativa fino a quando al 41’ Di Maria si inventa un bolide da 25 metri e pareggia.
A inizio ripresa Sampaoli fa entrare il romanista Fazio per Rojo, ammonito. Pochi minuti e l’Argentina ribalta il risultato: mancino di Messi deviato da Mercado. Lloris spiazzato. Albiceleste in vantaggio. La Francia non demorde e al 57’ gol strepitoso di Pavard: cross dalla sinistra di Lucas Hernández che attraversa tutta l’area il terzino si coordina e fa partire un tiro che si insacca all’incrocio opposto. Al 64’ ancora vantaggio della Francia: cross dalla sinistra, rimpallo in area con Mbappé che si sposta la palla e batte Armani. Sampaoli tenta il tutto per tutto e inserisce Aguero per Perez e mal gliene incoglie, la difesa albiceleste non esiste più e al 68’ ancora un’azione che parte addirittura dal portiere. Giroud allarga per il numero 10 che con il piatto batte Armani per la seconda volta in quattro minuti. Per l’Argentina è notte fonda. Al 70’ splendida palla di Pogba per Giroud che colpisce l'esterno della rete. Francia in controllo, poi lampo di Aguero al 93’, è 4-3, ma per l’Argentina è troppo tardi. Per Messi un'altra delusione in nazionale, per lui forse l'ultima.
Rispetto all'11 titolare visto nello 0-0 contro la Danimarca, dove aveva attuato un ampio turnover, Didier Deschamps cambia sei elementi: in avanti Griezmann e Giroud. Dall'altra parte Jorge Sampaoli conferma la difesa a quattro. In avanti Pavon, Messi e Di Maria. Francia subito aggressiva, al 7° traversa con Antoine Griezmann direttamente da calcio di punizione. Il gol transalpino arriva al 13’: Kylian Mbappé semina tutti gli avversari e appena entrato in area viene steso da Rojo. E’ rigore e Griezmann realizza. Mbappé entra nelle linee argentine come una lama nel burro e al 18’ per pochi centimetri non si procura un altro rigore (atterrato da Tagliafico). La punizione tirata da Pogba è alta. La Francia mantiene l’iniziativa fino a quando al 41’ Di Maria si inventa un bolide da 25 metri e pareggia.
A inizio ripresa Sampaoli fa entrare il romanista Fazio per Rojo, ammonito. Pochi minuti e l’Argentina ribalta il risultato: mancino di Messi deviato da Mercado. Lloris spiazzato. Albiceleste in vantaggio. La Francia non demorde e al 57’ gol strepitoso di Pavard: cross dalla sinistra di Lucas Hernández che attraversa tutta l’area il terzino si coordina e fa partire un tiro che si insacca all’incrocio opposto. Al 64’ ancora vantaggio della Francia: cross dalla sinistra, rimpallo in area con Mbappé che si sposta la palla e batte Armani. Sampaoli tenta il tutto per tutto e inserisce Aguero per Perez e mal gliene incoglie, la difesa albiceleste non esiste più e al 68’ ancora un’azione che parte addirittura dal portiere. Giroud allarga per il numero 10 che con il piatto batte Armani per la seconda volta in quattro minuti. Per l’Argentina è notte fonda. Al 70’ splendida palla di Pogba per Giroud che colpisce l'esterno della rete. Francia in controllo, poi lampo di Aguero al 93’, è 4-3, ma per l’Argentina è troppo tardi. Per Messi un'altra delusione in nazionale, per lui forse l'ultima.