ITALIA
4 novembre 1918
Trieste: doppio corteo di CasaPound e rete antifascista. Città blindata
CasaPound ha voluto celebrare il centenario della vittoria italiana nella Grande Guerra. In piazza anche la rete antifascista

Alla vigilia dell'anniversario della vittoria nella Prima guerra mondiale, in una Trieste blindatissima due cortei hanno sfilato per la vie della città: quello organizzato da CasaPound e quello organizzata dalla rete antifascista, mobilitata dall'Anpi, dalla Cgil e da Non una di meno.
Secondo gli organizzatori sono stati duemila i partecipanti al corteo nazionale di CasaPound di Trieste, giunti da tutta Italia: Piemonte, Abruzzo, Veneto, Sicilia con oltre 30 pullman giunti in città. E' partito da largo Riborgo, sede della Questura giuliana mentre dalle casse acustiche montate su automezzi venivano diffuse le note della Primavera di Vivaldi. In testa, tra fumogeni e tricolori, diversi labari, tra cui quello della Federazione nazionale Arditi d'Italia con le medaglie d'oro e della Associazione nazionale Arma milizia. Presenti due leader Simone Di Stefano, segretario Nazionale di CasaPound e Gianluca Iannone, fondatore di CasaPound Italia con comizio finale sotto la statua di Domenico Rossetti.
Il corteo antifascista ha fatto registrare ancora più persone, circa cinquemila secondo i dati della Questura. Il contro-corteo è stato organizzato dalla rete Trieste antifascista-antirazzista. E' partito da Campo San Giacomo ed i promotori chiedono di 'riappropiarsi della città e fermare l'invasione di CasaPound'. Molte le persone in finestra con scritte e bandiere a favore di una o dell'altra parte.
Durante il corteo antifascista un gruppo isolato dell'estrema sinistra ha raggiunto alcuni esponenti del Pd apostrofandoli in modo determinato: "Andate via". È seguito un breve parapiglia e alla fine un iscritto dem è stato spintonato riportando alcune lievi contusioni, ed è dovuto ricorrere alle cure mediche ma alla fine la situazione si è normalizzata.
Secondo gli organizzatori sono stati duemila i partecipanti al corteo nazionale di CasaPound di Trieste, giunti da tutta Italia: Piemonte, Abruzzo, Veneto, Sicilia con oltre 30 pullman giunti in città. E' partito da largo Riborgo, sede della Questura giuliana mentre dalle casse acustiche montate su automezzi venivano diffuse le note della Primavera di Vivaldi. In testa, tra fumogeni e tricolori, diversi labari, tra cui quello della Federazione nazionale Arditi d'Italia con le medaglie d'oro e della Associazione nazionale Arma milizia. Presenti due leader Simone Di Stefano, segretario Nazionale di CasaPound e Gianluca Iannone, fondatore di CasaPound Italia con comizio finale sotto la statua di Domenico Rossetti.
Il corteo antifascista ha fatto registrare ancora più persone, circa cinquemila secondo i dati della Questura. Il contro-corteo è stato organizzato dalla rete Trieste antifascista-antirazzista. E' partito da Campo San Giacomo ed i promotori chiedono di 'riappropiarsi della città e fermare l'invasione di CasaPound'. Molte le persone in finestra con scritte e bandiere a favore di una o dell'altra parte.
Durante il corteo antifascista un gruppo isolato dell'estrema sinistra ha raggiunto alcuni esponenti del Pd apostrofandoli in modo determinato: "Andate via". È seguito un breve parapiglia e alla fine un iscritto dem è stato spintonato riportando alcune lievi contusioni, ed è dovuto ricorrere alle cure mediche ma alla fine la situazione si è normalizzata.