MONDO
Siria: rimpatriata la salma del militare russo, è giallo sulla causa della morte

E' stata rimpatriata la salma del 19enne contrattista dell'aviazione russa Vadim Kostenko, 19 anni, morto mentre prestava servizio alla base militare nei pressi di Latakia, in Siria. Lo scrive il giornale indipendente Novaya Gazeta, specificando che il corpo si trova nel villaggio di Grechnaya Balka, regione meridionale di Krasnodar, dove sono in programma i funerali.
Secondo il ministero della Difesa - che martedì ha ammesso il decesso, dopo che la notizia si era diffusa prima sui social network e poi sui media internazionali - il ragazzo si sarebbe suicidato per problemi personali con la fidanzata; si tratta però di una versione a cui i genitori di Kostenko hanno detto di non credere. Vadim - che era un tecnico specialista e non un pilota - aveva firmato il suo contratto con l'esercito a giugno ed era stata mandato in Siria il 14 settembre. L'intervento dell'aviazione russa a fianco del regime di Damasco è iniziato dopo due settimane il 30 settembre.
Secondo le ricostruzioni dell'agenzia Rbc, il militare sarebbe morto il 24 ottobre e il suo decesso è stato comunicato ai familiari il giorno successivo. Stando ad altre fonti, il soldato sarebbe morto in seguito a causa di un incidente con le munizioni e in cui avrebbero perso la vita anche altri militari.
Il reporter della Novaya Gazeta da Grechnaya Balka cita uno "zio di Vadim", secondo il quale la versione del suicidio sarebbe plausibile, in quanto il corpo presenterebbe segni di impiccagione. Il giornalista fa notare però che tutti i parenti sembrano spaventati e non vogliono parlare con la stampa.
Dall'inizio dei raid aerei russi, sono circolate diverse informazioni sulla morte di soldati russi, ma nessuna finora aveva mai avuto conferma.
Secondo il ministero della Difesa - che martedì ha ammesso il decesso, dopo che la notizia si era diffusa prima sui social network e poi sui media internazionali - il ragazzo si sarebbe suicidato per problemi personali con la fidanzata; si tratta però di una versione a cui i genitori di Kostenko hanno detto di non credere. Vadim - che era un tecnico specialista e non un pilota - aveva firmato il suo contratto con l'esercito a giugno ed era stata mandato in Siria il 14 settembre. L'intervento dell'aviazione russa a fianco del regime di Damasco è iniziato dopo due settimane il 30 settembre.
Secondo le ricostruzioni dell'agenzia Rbc, il militare sarebbe morto il 24 ottobre e il suo decesso è stato comunicato ai familiari il giorno successivo. Stando ad altre fonti, il soldato sarebbe morto in seguito a causa di un incidente con le munizioni e in cui avrebbero perso la vita anche altri militari.
Il reporter della Novaya Gazeta da Grechnaya Balka cita uno "zio di Vadim", secondo il quale la versione del suicidio sarebbe plausibile, in quanto il corpo presenterebbe segni di impiccagione. Il giornalista fa notare però che tutti i parenti sembrano spaventati e non vogliono parlare con la stampa.
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