Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-d8da7f4c-960f-4556-8fec-6640de9caf95.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

L’avvertimento di Anelli Presidente degli Ordini dei medici

Coronavirus: attenzione ai test rapidi fai da te, danno falsa sicurezza

In questo momento, ricorda Anelli, “occorre un grande senso di responsabilità: rispettate le regole e fidatevi dei medici e delle loro indicazioni". Esodo verso il Sud per le vacanze? “Restate a casa"

Condividi
La corsa al ai test rapidi danno una falsa sicurezza. A spiegare il perché e invitare tutti a seguire le indicazioni dei medici è il presidente della  Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, in una intervista all'Adnkronos Salute. "Attenzione: sento molti italiani che ricorrono al “fai da te” con i tamponi rapidi, magari perché pensano di aver avuto un contatto a rischio. Così - spiega - corrono a fare l'esame senza nemmeno contattare il medico e, dopo un risultato negativo, si tranquillizzano e riprendono con la solita vita. Questo è sbagliato e pericoloso”.

Le insidie
Un approccio pieno di insidie per chi lo fa, per il rischio di non individuare i positivi e alimentare la diffusione del virus. "Intanto - dice Anelli - non è detto che il tampone sia stato fatto al momento giusto: se viene eseguito troppo presto, il rischio è che il risultato sia falsato e che chi è positivo, e magari asintomatico, resti inconsapevole del proprio stato. E' il medico a suggerire l'approccio corretto, e a indicare quale tipo di esame eseguire e quando. Anche perché a volte si pensa di aver avuto un contatto a rischio, ma invece non è così. Mi rendo conto - continua - che la corsa al test rapido sia un modo per tranquillizzarsi, ma il mio invito è a contattare sempre il medico. Anche perché altrimenti il rischio è quello di fare esami inutili, farsi sfuggire dei casi positivi e contribuire a diffondere il virus. Oltretutto senza aver più un quadro attendibile della situazione"

Vacanze al Sud? No, restate a casa
Anelli affronta, preoccupato, anche la possibilità di un esodo al  Sud per le vacanze di Natale e fine anno. "L'esodo c'è già stato nella prima ondata, ma in quel caso le conseguenze non sono state drammatiche come si temeva, anche grazie al lockdown e al fatto che il virus non era diffuso come oggi su tutto il territorio nazionale. Adesso la situazione è ben diversa, e non so davvero se le cose vadano meglio al Nord o al Sud. Qui in Puglia - conclude il  presidente dei medici - la situazione è davvero difficile. Ecco perché il mio messaggio è: restate a casa, è più sicuro. Ci saranno occasioni per abbracciarsi e tornare a stare insieme senza rischi". Per Anelli "occorre un grande senso di responsabilità: rispettate le  misure e fidatevi dei medici e delle loro indicazioni".